La strategia
Ospedali modulari permetteranno di far ripartire le attività ordinarie
Come altre Regioni anche la Campania è partita male nella battaglia contro il Coronavirus. Ma dopo due mesi e mezzo di iniziative a volte propagandistiche e poco funzionali corregge gli errori. Pungolata dal governatore Vincenzo De Luca, la task force si rimette in corsa programmando modifiche anche all’organizzazione sanitaria. La politica fa la sua parte mentre tre Procure (Napoli, Nola e Benevento) lavorano raccogliendo documenti e testimonianze sui casi di contagio e sui decessi registrati in ospizi e in ospedali. Una volta messa da parte la pandemia, le positività e le morti provocate dal Coronavirus potrebbero riempire le aule dei tribunali con cause civili e penali. Fortunatamente la Regione, con un suo regolamento, ha reso obbligatoria da anni per gli ospizi l’assicurazione a favore degli ospiti e degli operatori.
La Regione sa che la statistica sui positivi al Covid è sottostimata perché, per mancanza di test, non si sa quanti siano i positivi asintomatici. Per questo il governatore annuncia il probabile ricorso ai laboratori privati. “Abbiamo fatto un bando per avere migliaia di interventi di screening, sappiamo però che non riusciremo a eseguire milioni di campioni sierologici. Finora – spiega De Luca – abbiamo effettuato 43mila tamponi, senza vendere fumo perché non siamo in grado di eseguire il test sugli asintomatici positivi. Col bando in corso pensiamo di avvalerci della collaborazione di laboratori convenzionati. Non c’erano tamponi, non ci sono i reagenti chimici”. Nella corsa agli acquisti di kit della Roche (la Campania ne ha chiesti sette) che consentono di leggere in quattro ore 200 tamponi, il Cotugno e il Ruggi di Salerno sono stati privilegiati rispetto ad altre aziende ospedaliere.
Finirà la confusione che regna negli ospedali dove sono stati impegnati posti letto con pazienti contagiati dal Coronavirus ma continuando ad accogliere nella stessa struttura malati ordinari. “Stiamo lavorando per avere ospedali riservati esclusivamente ai malati Covid. Con questo scopo stiamo realizzando tre strutture modulari all’Ospedale del Mare, al Ruggi di Salerno e al Sant’Anna di Caserta. Complessivamente avrebbero dovuto assicurare 120 posti di terapia intensiva, siccome i dati di contagio per i pazienti da curare in terapia intensiva sono in diminuzione utilizzeremo questi ospedali modulari esclusivamente i pazienti contagiati dal Coronavirus.
Non avremo più promiscuità in ospedale – nota De Luca – ed entro fine aprile riprenderà l’attività ospedaliera ordinaria”. Cliniche e strutture sanitarie gestite dai religiosi, nel mettere a disposizione i propri posti letto alla Regione, sono state invitate dalla task force a farsi carico della promiscuità, con inevitabili contagi: problema grave che sarà superato a fine mese. Parte intanto la distribuzione di mascherine.
“Saranno obbligatorie dopo il 3 maggio. Abbiamo iniziato a consegnarle alle farmacie, poi le daremo ai medici di medicina generale – annuncia De Luca – Ma entro il 3 maggio, con la collaborazione delle Poste, ogni famiglia riceverà gratuitamente un pacco con due mascherine, dopodiché le metteremo in vendita alla metà del costo di produzione per evitare speculazioni”.
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