Il governatore del Veneto: "Chiudo tutto"
Padova, spritz e assembramenti fanno infuriare Zaia: “Li aspettiamo negli ospedali”
Spritz, folla, poche mascherine e perlopiù sul mento. Stanno suscitando molte polemiche le immagini, riprese da uno smart-phone e condivise sui social, degli assembramenti che si sono verificati ieri, lunedì 18 maggio nel centro di Padova. L’episodio si è verificato in piazza dei Signori, all’angolo con via Dante. Il bar in questione è stato già multato nei giorni scorsi perché gli avventori consumavano in loco, contrariamente alle restrizioni imposte dalle norme della cosiddetta fase 2 di contrasto al coronavirus. A completare il quadro la reazione violenta di un ragazzo, classe 1997, che ha reagito all’intervento dei carabinieri per disperdere la folla intorno all’1:30. Un militare è stato colpito al volto dal ragazzo che è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale.
Piuttosto veemente la reazione di Luca Zaia, presidente della Regione Veneto: “Ieri sera un amico mi ha mandato queste foto con un sacco di persone senza mascherina e lo spritz in mano: gli ho risposto: ‘Li aspetteremo davanti alle porte dell’ospedale’. E molti di costoro sono gli stessi che poi fanno la morale sui social“. Il commento del governatore ha subito sollevato alcune critiche. “Stiamo seguendo l’andamento, ci sono arrivate decine di foto e video dei centri città con movida a cielo aperto, ma i temi degli assembramenti e dell’uso delle mascherine sono fondamentali perché ci sia sicurezza. Ho visto persone con lo spritz in mano e senza mascherina: questo è senso del rispetto civico che è zero. Non ho nulla contro la festa, ma divieto di assembramenti e l’uso della mascherina sono la conditio sine qua non, i salva vita per la tutela dei cittadini“.
“Se il virus ci contagia noi riempiamo gli ospedali – ha continuato Zaia – forse qualcuno non lo ha capito. Io non sono chiamato a fare prediche paternalistiche, ma vi dico che le regole sono chiare, il rischio che corriamo è il ricontagio. In 10 giorni io li vedo i contagi: se aumentano richiuderemo tutto: bar, ristoranti, le spiagge, e torneremo a chiuderci in casa col silicone, è questo che vogliamo? Allora serve un minimo di impegno. Anche perché si tratta di un sacrificio a tempo”. Non fanno ben sperare le parole, condivise sui social, del barista del locale in questione, riprese da Il Mattino di Padova, tra l’altro infarcite di riferimenti razzisti: “Questi sbirri si permettono di usare la forza solo con la gente per bene che paga le tasse? Io mi domando se questi stronzi che sono venuti stasera, se lavorassero a Napoli o Palermo si comporterebbero come qua da noi al nord o andrebbero via con la coda tra le gambe? Ragazzi dobbiamo ribellarci a questi stronzi”.
Zaia, in conferenza, ha dato aggiornamenti sui numeri del Veneto: “Sono 524mila i tamponi fatti, fino a giovedì avremo difficoltà a processarli, in attesa della riparazione della macchina. In isolamento 3639 persone (-231), positivi 18.997 (+47), ricoverati 577 (-15), terapie intensive 44 persone (18 positivi Covid), 3201 i dimessi, morti 1820 (+7), i nati 95″. E ha spiegato il premio agli operatori sanitari: “Quasi 61 milioni di euro come riconoscimento straordinario a tutti quelli che si sono adoperati in questi mesi nella Sanità. Abbiamo trovato una soluzione meritocratica. Si va fino a 1200 euro nei casi di maggiore esposizione al Covid. Abbiamo donne nella nostra Sanità di grande valore e che io ho intenzione di premiare”.
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