Lo hanno fatto capire poco alla volta, giorno dopo giorno. Con un disegno, con racconti che a loro sembravano “normali” ma che hanno lasciato ammutolito chi ascoltava. Violenze che andavano avanti da troppi anni e che sono venute a galla in una casa famiglia, dove le due bambine si trovano da qualche tempo in seguito alle condizioni di difficoltà in cui versa la loro famiglia.
E’ un racconto dell’orrore quello emerso nel corso degli ultimi mesi, raccolto da un assistente sociale, e che ha portato lunedì 8 giugno gli agenti della Squadra Mobile di Napoli, guidati dal primo dirigente Alfredo Fabbrocini, a dare esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Napoli, nei confronti di un uomo di 52 anni, residente in un comune vesuviano, gravemente indiziato del reato di violenza sessuale aggravata commessa in danno delle proprie figlie minori.
Le indagini, coordinate della IV sezione (fasce deboli) della Procura della Repubblica di Napoli, hanno permesso di acquisire gravi indizi a carico dell’uomo che dal 2014 al 2018, all’interno della propria abitazione, ha abusato delle figlie, allora minori di 10 anni, costringendole a subire atti sessuali.
Alla luce degli elementi acquisiti all’esito di articolate indagini svolte dalla Squadra Mobile, sussistendo gravi indizi di colpevolezza a carico dell’uomo e considerate le esigenze cautelari, la Procura ha chiesto ed ottenuto il suddetto provvedimento restrittivo, eseguito dagli investigatori, che, all’esito delle ricerche, hanno portato all’arresto del 52enne.