L’emergenza coronavirus costringe anche Papa Francesco ad agire di conseguenza. La Messa della Notte di Natale dalla Basilica di San Pietro, la sera di giovedì 24 dicembre, sarà anticipata alle 19:30. Ben due ore prima dell’orario sempre mantenuto durante il Pontificato di Bergoglio, alle 21:30. Modificata anche la Benedizione ‘Urbi et Orbi’ del giorno di Natale alle 12:00, che avverrà nella Basilica e non dalla Loggia Centrale. Invariati gli orari del Te Deum del 31 dicembre, alle 17.00 nella Basilica, delle messe del primo gennaio e dell’Epifania, entrambe alle 10:00 sempre in San Pietro. “La partecipazione alle celebrazioni sarà molto limitata”, ha spiegato la Sala stampa vaticana.

Le misure imposte dall’ultimo dpcm avevano comunque già costretto tutte le diocesi d’Italia a modificare i propri orari. La sera della vigilia di Natale, il 24 dicembre, si dovrà tornare presso la propria abitazione entro le 22:00. La messa di Natale sarà anticipata così alle 20:00. La Conferenza Episcopale Italiana ha comunque chiesto alle parrocchie di fissare diverse messe durante l’intera giornata di Natale per evitare assembramenti. “Sarà cura dei Vescovi suggerire ai parroci di ‘orientare’ i fedeli a una presenza ben distribuita, ricordando la ricchezza della liturgia per il Natale che offre diverse possibilità: Messa vespertina nella vigilia, nella notte, dell’aurora e del giorno”, aveva fatto sapere la Cei.

Hanno fatto il giro del mondo le immagini di Papa Francesco, lo scorso marzo, mentre prega da solo in una Piazza San Pietro. Nella piazza anche l’immagine della Salus Populi Romani e il Crocifisso di San Marcello, l’icona bizantina di Maria conservata in Santa Maria Maggiore e il crocifisso oggetto della venerazione dei romani che nel 1500 una tradizione narra salvò la città dalla peste.

Redazione

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