Dopo aver superato le insidie legate al suo stato di salute, Papa Francesco è giunto in Piazza San Pietro questa mattina alle 10 per presiedere la solenne messa della Domenica di Pasqua sul sagrato della Basilica Vaticana. Alla liturgia, che si è aperta con il rito del “Resurrexit“, presenti fedeli romani e pellegrini provenienti da tutto il mondo, giunti per celebrare le festività pasquali. Secondo le prime valutazioni del Vaticano, si stima che siano presenti circa 30.000 persone in piazza. Durante la messa, non è prevista un’omelia papale. Subito dopo la celebrazione, il Papa impartirà la Benedizione Urbi et Orbi dalla Loggia centrale della Basilica di San Pietro, concedendo anche l’indulgenza plenaria ai fedeli.

Il discorso di Papa Francesco

Nel messaggio pasquale ‘Urbi et Orbi‘, Papa Francesco uno dei primi pensieri viene rivolto alle vittime di guerra: “Oggi volgiamo anzitutto lo sguardo verso la Città Santa di Gerusalemme, testimone del mistero della passione, morte e risurrezione di Gesù e a tutte le comunità cristiane della Terra Santa. Il mio pensiero va soprattutto alle vittime dei tanti conflitti che sono in corso nel mondo, a cominciare da quelli in Israele e Palestina, e in Ucraina. Faccio nuovamente appello a che sia garantita la possibilità di accesso agli aiuti umanitari a Gaza, esortando nuovamente a un pronto rilascio degli ostaggi rapiti il 7 ottobre scorso e a un immediato cessate il fuoco nella Striscia. Il mio sguardo va oggi in modo speciale al Libano, da tempo interessato da un blocco istituzionale e da una profonda crisi economica e sociale, aggravate ora dalle ostilità alla frontiera con Israele”.

Il Papa ricorda anche la sofferenza dei bambini, e i problemi del Mediterraneo: “Non permettiamo che le ostilità in atto continuino ad avere gravi ripercussioni sulla popolazione civile, ormai stremata, e soprattutto sui bambini. Quanta sofferenza vediamo negli occhi dei bambini. Hanno dimenticato di sorridere in quelle terre di guerra. Con il loro sguardo ci chiedono: ‘Perché? Perché tanta morte? Perché tanta distruzione?’. La guerra è sempre un’assurdità e una sconfitta. Non lasciamo che venti di guerra sempre più forti spirino sull’Europa e sul Mediterraneo. Non si ceda alla logica delle armi e del riarmo. La pace non si costruisce mai con le armi, ma tendendo le mani e aprendo i cuori. Cristo risorto apra una via di speranza alle persone che in altre parti del mondo patiscono violenze, conflitti, insicurezza alimentare, come pure gli effetti dei cambiamenti climatici. Doni conforto alle vittime di ogni forma di terrorismo”.

Redazione

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