Un vertice internazionale per sbloccare gli aiuti umanitari verso la Striscia di Gaza. A Parigi, il presidente francese Emmanuel Macron ha organizzato quella che è stata definita una “conferenza umanitaria“. Al summit, svoltosi al palazzo dell’Eliseo, la sede della presidenza francese, sono tanti i rappresentanti europei e medio orientali, nonostante Israele abbia deciso di non partecipare. Macron ha auspicato un “cessate il fuoco” e una “pausa umanitaria”.

L’obiettivo della conferenza umanitaria

Nella conferenza i leader internazionali hanno parlato del sostegno umanitario alla popolazione civile palestinese nella Striscia di Gaza. Tra gli obiettivi del vertice c’è quello di coordinare gli aiuti umanitari e provare a “mobilitare tutti i partner e contributori per rispondere a questi bisogni”. Il ministero degli Esteri francese ha reso noto che alcune discussioni si concentreranno sul sostegno alimentare, gli equipaggiamenti dei medici e dell’energia a Gaza.

Gli ospiti del vertice

Israele, quindi, non c’è a Parigi. Ma Macron, martedì scorso, ha parlato con il premier israeliano Benjamin Netanyahu e lo risentirà dopo la riunione, secondo quanto affermato da fonti dell’Eliseo. Gli Stati arabi, invece, sono rappresentati anche se non al livello più alto. In Francia, infatti, si sono recate per lo più figure ministeriali. In primis l’Egitto, che controlla il valico di Rafah e ha mandato una delegazioni di ministeriali mentre l’Autorità palestinese ha inviato il suo premier.

Per l’Unione Europea è presente sia la presidente della Commissione Ursula von der Leyen, sia il presidente del Consiglio Charles Michel. L’Italia ha invece mandato il ministro degli Esteri Antonio Tajani, che ha illustrato i piani di Roma nella prossima presidenza italiana del G7 riguardo il Medio Oriente.

Le dichiarazioni di Macron

“Dobbiamo lavorare per un cessate il fuoco” tra Israele e Hamas. È il messaggio lanciato dal presidente Macron all’apertura dei lavori della conferenza a Parigi. “Nell’immediato è sulla protezione dei civili che dobbiamo lavorare. Per questo abbiamo bisogno di una pausa umanitaria molto rapida” ha detto il leader francese.

Per Macron “la situazione è grave e peggiora ogni giorno di più”, ma intanto chiede il rilascio “immediato e senza condizioni” degli ostaggi, visto che “oggi sono i civili di Gaza a soffrire”. “Tutte le vite sono uguali”, “non esiste un doppio standard” ha dichiarato Macron, che ha ribadito il sostegno a una soluzione a due Stati: “Dimostriamo soprattutto che la creazione di uno Stato palestinese serve alla sicurezza di Israele”.

Le parole di Tajani

Il ministro degli Esteri italiano Tajani è invece intervenuto in conferenza stampa in maniera diversa sul cessate il fuoco: “Non può esserci un cessate il fuoco quando ancora Hamas continua a lanciare missili su Israele perché non possiamo non preoccuparci della popolazione civile israeliana”. “L’obiettivo finale è la pace ma la pausa umanitaria può permettere di portare in salvo persone attraverso corridoi” umanitari ha aggiunto il vicepremier. Tajani si è anche scagliato contro il gruppo terroristico e i suoi sostenitori, anche in Italia, che organizzano manifestazioni a sostegno: “Hamas è un’organizzazione criminale e difenderla è un grave errore”.