Un giorno ancora con la mascherina. Poi potremo uscire e andare a passeggio respirando a pieni polmoni senza quell’oppressione sulla bocca e sul naso. Ne ha discusso la task-force regionale, potrebbe essere questo l’orientamento che ci porterà da domani a un “Respirate liberamente a pieni polmoni”. Alessandro Parrella, infettivologo del Cardarelli e componente dell’unità di crisi regionale, è d’accordo su un’iniziativa del genere. Ma avverte: “Attenzione, non so che decisioni prenderà il governatore De Luca perché non ho notizie al riguardo”. Da infettivologo, Parrella si è reso conto che la mascherina all’aperto per molti è diventato un optional perché il Coronavirus comincia a fare meno paura.

“In linea di massima sono d’accordo sulla possibilità di non usare la mascherina quando si è all’aria aperta. Si liberano naso e bocca, ma è necessario rispettare sempre il distanziamento sociale. Incrociando altre persone si deve rispettare la distanza di almeno un metro. Ma l’abolizione dell’obbligo di proteggersi con la mascherina non significa lasciarla a casa. Anche se verrà abolita la richiesta di uso costante della mascherina quando si è all’aperto questo sistema di protezione per ogni persona deve diventare insostituibile come un portafogli: deve entrare e uscire da casa insieme con noi per utilizzarla appena si entra in un luogo chiuso, ma anche all’aperto se la distanza tra le persone è tale da non rendere possibile il distanziamento”. Attenzione, però, ancora al Coronavirus che – contrariamente a quanto si potrebbe credere – non è scomparso.

“Come tutti i virus – chiarisce Parrella – si conferma un organismo che vuole continuare a vivere. Dopo aver compiuto il salto di specie dal pipistrello all’uomo, il Coronavirus si è abituato all’uomo come quest’ultimo si è abituato al Covid per una pacifica convivenza. Attenzione, però, perché il virus non è ancora scomparso e da infettivologo prevedo un suo ritorno per una seconda ondata che interesserà le persone fragili”. Proviamo a capire quali soggetti dovranno prestare massima attenzione. “Gli anziani prima di tutti perché l’età comporta una serie di disturbi cronici; poi ci sono i cittadini sovrappeso, con problemi renali, ipertensione, diabete, disturbi cardiaci. Al momento non possiamo considerarci in totale relax perché il Coronavirus non è scomparso. Rientra in questa categoria solo in due casi: se si è raggiunta l’immunità di gregge – conclude Parrella – o se abbiamo a disposizione il vaccino. Al momento non disponiamo della prima o della seconda opzione”.