Il voto
Il Parlamento Ue approva la risoluzione sul sostegno all’Ucraina, italiani divisi: torna l’asse gialloverde, M5s e Lega votano contro
Ieri la rielezione di Roberta Metsola come presidente del Parlamento europeo, oggi la votazione per ribadire il sostegno al fianco dell’Ucraina. O almeno quella della maggioranza del Parlamento europeo. A Strasburgo, infatti, gli eurodeputati hanno votato a favore della risoluzione per ribadire il sostegno verso l’indipendenza, la sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina entro i suoi confini riconosciuti a livello internazionale. Un voto che ha visto 495 favorevoli, 137 contrari e 47 astensioni.
Il Parlamento Ue approva la risoluzione sugli aiuti all’Ucraina
La prima risoluzione sull’Ucraina del Parlamento europeo è quindi stata approvata, con gli eurodeputati che hanno chiesto agli Stati membri di aumentare il sostegno militare a Kiev “per tutto il tempo necessario e in qualsiasi forma necessaria”. Inoltre, l’Eurocamera ha invitato a mantenere la politica di sanzioni contro la Russia, oltre all’uso dei beni russi congelati per finanziare lo sforzo bellico ucraino. Sempre nella risoluzione il Parlamento Ue ha sostenuto l’esito del vertice Nato a Washington, sottolineando come l’Ucraina sia in un percorso “irreversibile” verso l’ingresso nell’Alleanza Atlantica.
In più, da Strasburgo è arrivata la condanna all’attacco missilistico compiuto dall’esercito russo contro l’ospedale pediatrico Okhmadyt di Kiev. Altra iniziativa presa dal parlamento europeo è quella di disapprovare il viaggio del premier ungherese Viktor Orban nella Federazione Russa, dove ha incontrato il presidente Vladimir Putin da neo presidente di turno. Il Pe ha ribadito come Orban non rappresentasse l’Unione e che la ‘missione‘ ungherese abbia costituito una palese violazione dei trattati e della politica estera comune.
Italiani divisi al Parlamento europeo, torna l’asse gialloverde
La maggioranza ha votato a favore, ma le delegazioni italiane sono andate in ordine sparso confermando le divisioni all’interno degli schieramenti, sia a sinistra sia a destra. A destra la Lega di Matteo Salvini, membro del nuovo gruppo dei Patrioti, ha votato contro. E come motivazione di questa scelta ha parlato di mossa “strumentale” da parte dell’istituzione europea. La delegazione leghista ha commentato con una note la votazione: “Prendiamo atto con rammarico, purtroppo senza stupore, che anche nella nuova legislatura appena iniziata la maggioranza del Parlamento europeo si caratterizza per il suo atteggiamento strumentale. Il sostegno all’Ucraina, che la Lega non ha mai fatto venire meno in Italia e in Europa, è argomento troppo serio per essere utilizzato come strumento per colpire gli avversari politici, come invece sta facendo la maggioranza, che nella sua proposta attacca in maniera del tutto inopportuna la presidenza di turno dell’Ue”.
La Lega vota contro la risoluzione per l’Ucraina
Dal Carroccio poi aggiungono: “Inoltre, chiedere di togliere le restrizioni all’uso delle armi contro obiettivi sul territorio russo è una richiesta che appare in contraddizione con la linea dello stesso Governo italiano. Per questi motivi la Lega al Parlamento europeo non può condividere la risoluzione della maggioranza, alquanto strumentale, e sostiene invece il testo dei Patrioti per l’Europa, che condanna l’aggressore e che rappresenta una proposta in direzione di un progetto di pace, concreto e reale”.
Anche M5s e la Sinistra contrari
Ma la Lega non è l’unica. Sulla sua strada incontra i vecchi compagni di viaggio del Movimento 5 Stelle, ora nel gruppo europeo di Sinistra. Anche loro hanno votato contro, così come i deputati di Sinistra italiana, cioè Ilaria Salis e Mimmo Lucano, e quelli di Europa Verde, cioè Leoluca Orlanda, Benedetta Scuderi e Cristina Guarda, mentre Ignazio Marino era assente. Con una nota hanno rimarcato la loro posizione in dissenso rispetto al gruppo dei Verdi europei che “riflette un principio fondamentale del nostro manifesto storico e della nostra campagna elettorale: la promozione della pace e della diplomazia in difesa della popolazione ucraina e dei diritti umani”.
Pd a favore, ma ci sono alcuni astenuti
Il Partito Democratico ha votato a favore della risoluzione, anche se due eurodeputati si sono astenuti: Cecilia Strada e Marco Tarquinio, i due volti del pacifismo italiano eletti alle europee tra le fila del Pd. Mentre a non votare è stata Lucia Annunziata, sempre in quota Pd. La motivazione però non è da ricercare in qualche decisione improvvisata dell’ex giornalista, bensì da alcuni problemi tecnici riscontrati con la scheda di voto.
Il voto di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo
Chi ha tenuto un piede in due scarpe sono stati gli eurodeputati di Fratelli d’Italia. Sempre con una nota, il capodelegazione Carlo Fidanza ha spiegato la decisione dei meloniani: “Fratelli d’Italia ha votato a favore della risoluzione sul supporto all’Ucraina, ribadendo il proprio sostegno a Kiev e al popolo ucraino”. Poi la precisazione: “Quanto al paragrafo relativo alle iniziative del primo ministro ungherese Viktor Orban, pur avendole già giudicate in maniera critica nei giorni scorsi, abbiamo votato contro la prima parte che conteneva un attacco strumentale al governo ungherese, che nulla ha a che fare con le sorti dell’Ucraina. Coerentemente con questa impostazione abbiamo sostenuto le parti riguardanti il piano di Pace di Kiev e l’auspicio che la stessa Ungheria sblocchi i finanziamenti in favore dell’Ucraina”. Insomma, votiamo a favore dell’Ucraina ma non contro Orban. D’altronde il legame tra i due, nonostante i gruppi europei diversi, è solido.
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