Ad Afragola, comune in provincia di Napoli, sono scattati sei arresti nell’ambito di indagini su una rapina. Una notizia di cronaca e giustizia come tante altre provenienti da tutta Italia. Ma in questo caso c’è altro. Tra gli arrestati ci sono anche due frati. Secondo le accuse, le rapine sarebbero state eseguite su mandato di uno dei frati e di un parroco per coprire degli abusi sessuali ai danni di due persone maggiorenni. L’obiettivo delle rapine erano proprio i cellulari delle vittime, in cui ci sarebbero state “immagini e chat a dir poco imbarazzanti che avrebbero potuto creare seri problemi ad alcuni fari dei monasteri in cui avevano lavorato le stesse vittime”.

Parroco assolda criminali per rubare cellulari a vittime di violenze sessuali compiute dai frati, scandalo ad Afragola

Il comunicato dei carabinieri è eloquente: “In particolare dalle operazioni di intercettazione telematica e telefonica emergeva che a dare il mandato per compiere la rapina fosse stato il parroco di Afragola che rivolgendosi ad altri soggetti che avrebbero dovuto assoldare gli esecutori materiali, poi individuati negli odierni indagati tratti in arresto, avrebbero recuperato i telefoni cellulari in possesso delle vittime”.

Scandalo ad Afragola, rapporti sessuali con i frati in cambio di assistenza

“Nel corso delle indagini veniva acquisita una lettera redatta dagli avvocati delle vittime della rapina e diretta ai Frati superiori con la quale nel sollecitare il pagamento delle somme relative alle prestazioni lavorative eseguite nei monasteri fino a quel momento non corrisposte, si faceva riferimento anche a rapporti sessuali subiti dalle vittime in cambio di assistenza di carattere sociale (abiti, alimenti e quant’altro necessario alla loro sopravvivenza) e lavorativa (assicurando loro un impiego retribuito in ogni luogo di culto in cui i due frati si trovavano a svolgere le proprie funzioni religiose)”, si legge ancora nel comunicato.

Due religiosi coinvolti e in carcere ad Afragola

A finire in carcere, oltre agli esecutori materiali della rapina, sono quindi anche due religiosi: padre Domenico Silvestro, parroco della basilica di Sant’Antonio di Afragola, e padre Nicola Gildi, che all’epoca dei fatti era di stanza nella stessa parrocchia e oggi è stato rintracciato dai carabinieri nel convento “Santa Maria Occorrevole” di Piedimonte Matese (Caserta). Dalle indagini, emerge che Padre Domenico sarebbe il mandante di una rapina commissionata lo scorso 26 aprile ai danni dei due uomini (uno dei quali extracomunitario), entrambi vittime di abusi sessuali da parte dei due prelati.

Redazione

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