L’incredibile storia a Ponticelli
Parte per un viaggio e le occupano la casa: “Ora costretta a pagare bollette e la domestica che non ho mai avuto”

Ha fatto molto rumore il caso dell’occupazione abusiva di una casa a Roma. Ma quella che è balzata alle cronache solo recentemente è il campanello d’allarme di una emergenza abitativa che si è trasformata in dramma umanitario. Da una parte c’è chi non ha una casa, dall’altra chi se la vede sottratta. È una sensazione tremenda vedere il proprio luogo sicuro violato e l’intimità delle proprie cose brutalizzata. E non succede solo a Roma ma anche a Napoli, quartiere Ponticelli.
L’incubo questa volta è toccato a Luisa Desiderio, classe 1958, nel rione Iacp. A raccontare la vicenda è il Mattino che ricostruisce quanto accaduto nel settembre 2019. Luisa vive da anni in quella casa popolare dove ha cresciuto i suoi figli e se n’è presa cura con dovizia di dettagli. Precisissima anche nel pagamento delle bollette. “Ero andata in Spagna a trovare mia figlia a Barcellona, prima del covid, quando fui raggiunta da una telefonata che mi raggelò il sangue: un vicino di casa mi avvisò che la mia abitazione era stata occupata. Era l’inizio dell’incubo”, ha raccontato al Mattino.
Tornata subito a casa sua provò a inserire le chiavi nella serratura ma la porta non si apriva. “Mi dissero che non potevo più entrare, mi dissero che c’era un’altra famiglia”. Luisa ha subito denunciato quell’occupazione ma nessun provvedimento è stato messo in campo tanto che due anni dopo ancora vive in spagna ospite di sua figlia perché altrimenti non saprebbe dove andare. E oltre al danno anche la beffa: Luisa si è vista recapitare le bollette e anche una richiesta da parte dell’Inps di pagamento per contributi lavorativi domestici calcolati in base ai dati che avrebbe comunicato per una dipendente, che naturalmente non conosce e che non ha mai avuto alle proprie dipendenze.
“Usavano i miei dati nonché le mie utenze e forniture, nonostante avessi denunciato di essere stata allontanata dalla mia abitazione”, ha detto Luisa. Nell’ultima denuncia c’è anche un’altra ipotesi di reato da approfondire, furto di identità o sostituzione di persona.
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