È un vero e proprio dramma nel dramma quello che si è abbattuto sulla famiglia a San Felice del Benaco, nel Bresciano. Un proiettile partito accidentalmente da un fucile da caccia ha colpito una 15enne in pieno petto uccidendola sul colpo. Da una prima ricostruzione si era detto che era stato il papà a tenere in mano il fucile da cui è accidentalmente partito il colpo mentre mostrava l’arma ai tre figli. Poi, dopo una nottata di interrogatori, è emersa una verità ancora più drammatica: a sparare sarebbe stato il fratellino della ragazzina, di 13 anni. Non c’è dubbio sul fatto che si sia trattato di una tragica fatalità, un colpo partito accidentalmente.

Secondo quanto ricostruito dal Corriere della Sera, sarebbe stato proprio il papà a chiarire le dinamiche del fatto. Dopo una nottata di accertamenti il genitore con estrema fatica ha raccontato che verso le quattro e mezza del pomeriggio è partito uno sparo dal fucile da caccia che teneva in casa in una sorta di armadio nella camera da letto. Subito dopo il bambino 13enne è corso da lui disperato chiedendo aiuto. Maneggiando quel fucile da caccia il colpo era accidentalmente partito uccidendo la sorella maggiore. Un dramma.

Inizialmente iscritto nel registro degli indagati per omicidio colposo, il padre non risponde più di questa accusa, ma a una serie di illeciti e violazioni in relazione alla custodia delle armi, che non avrebbero dovuto essere in alcun modo alla portata dei figli.

Sul posto, ieri, c’era il sostituto procuratore Francesco Carlo Milanesi, ma per competenza il caso passa ora alla procura minorile, cui toccherà comunque ricostruire nei dettagli la dinamica e la sequenza di questa tragedia, partendo da un presupposto che resta certo: lo sparo è stato di natura accidentale. Da chiarire se la vittima stesse in qualche modo guardando i fucili del padre insieme alla sua famiglia, se nella zona giorno ci sia arrivata solo in quel momento prima di essere uccisa e come il fratellino, per sbaglio, le abbia sparato.

Secondo la ricostruzione, la ragazzina è stata colpita in pieno petto ed è morta immediatamente. Non è chiaro perché l’arma, che sembra fosse regolarmente detenuta, fosse carica.

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Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.