Doveva essere una serata promozionale come tante altre, con domande dal pubblico, foto e sorrisi, ma si è trasformata in una passerella triste e sterile. Paolo Sorrentino ha abbandonato uno dei tanti eventi di presentazione del suo ultimo film, Parthenope, dopo soli dieci minuti, lasciando oltre trecento spettatori, accorsi per ascoltarlo, visibilmente delusi.

Sorrentino al cinema Rouge et Noir: la tensione in sala

L’incontro – ricostruito dall’edizione palermitana di Repubblica – si è svolto al cinema Rouge et Noir nel centro di Palermo. Tensione palpabile già dall’inizio, quando il regista premio Oscar – accanto al giornalista e direttore artistico Gian Mauro Costa – ha ridotto all’osso la conversazione iniziale, suggerendo di passare subito alle domande del pubblico.

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Le domande del pubblico, Sorrentino si alza e se ne va

Ha rotto il ghiaccio il critico Alessandro Rais, tentando di portare la discussione su temi come il tax credit e i finanziamenti per il cinema indipendente, non riuscendo ad ottenere risposte esaustive: Sorrentino ha liquidato l’argomento affermando che “non era il contesto adatto”. Stessa sorte con la domanda di un ragazzo, poco dopo, sul film “Loro”, “Non è il momento per parlarne”. Qualche risposta su Parthenope c’è. Poco, niente. “Ci ho messo cinque anni per arrivare a tutto questo, perché non riuscivo a trovare una chiave che mi soddisfacesse nella scrittura: l’idea di base era fare tre film sulla stessa figura, ma poi ho pensato che mi sarei annoiato”.

“Non conosco benissimo Palermo, ma c’è grande assonanza con la mia città: sono due realtà del sud e di mare e questo mi fa sentire a casa”. Tensione ancora palpabile – continua a raccontare Repubblica – fino a poco dopo quando con una dichiarazione minimalista sul suo ultimo lavoro — “Ho fatto Parthenope solo per raccontare un’emozione, e basta” — Sorrentino si è alzato, lasciando il pubblico incredulo. Abbandonando la sala. L’episodio ha suscitato reazioni di sdegno tra gli spettatori con i commenti degli spettatori in rete, riportati dal quotidiano: “Siamo stati presi per cretini”, “Consiglio al signor regista di tornare a Palermo con le buone maniere”.

Redazione

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