Questa volta non ci è riuscito. O almeno ci è riuscito solo in parte. Matteo Salvini ha subito fiutato il valore politico della pesante aggressione ai danni di un poliziotto a Milano, accoltellato stanotte nella stazione di Lambrate. Il giovane viceispettore 35enne, dopo un’operazione chirurgica di sette ore, è ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Niguarda. Ad accoltellarlo è stato un 37enne marocchino, in Italia irregolarmente, e già condannato in passato, oltre che denunciato. Il leader della Lega ha pensato bene oggi pomeriggio di sfruttare politicamente quanto avvenuto.

Salvini e la passerella in ospedale fallita, in visita al poliziotto accoltellato

Prima è stato il capo della Polizia Vittorio Pisani ad andare in ospedale a Milano. Un gesto di solidarietà dovuto, visto il ruolo e quanto avvenuto al viceispettore Christian Di Martino. Subito dopo, però, a presentarsi al Niguarda è stato anche Salvini. Il gesto del vicepremier è stato meno dovuto, apprezzabile, ma comunque nato dalla volontà del leghista di farsi vedere vicino alla questione, specie a ridosso dell’appuntamento elettorale delle europee. Salvini ha chiesto di incontrare i familiari del poliziotto ricoverato, per scambiare due parole, per stringergli la mano, per dimostrare la propria solidarietà, meglio ancora se a favor di fotografi o social media manager. Ma non gli è andata bene.

La famiglia, infatti, in quel momento non c’era e non era in visita al 35enne ferito. Per questo Salvini è uscito poco dopo dall’ospedale. Il suo staff e la Lega, con una nota, hanno comunque fatto sapere alle agenzie di stampa che il ministro dei Trasporti si è recato in ‘visita privata‘ e che ha fatto in tempo a parlare con i medici che hanno in cura Di Martino, oltre che allo stesso capo della Polizia Pisani. Una visita privata ma non troppo, visto che il suo partito ci ha tenuto a comunicarlo con un comunicato ufficiale.

Il ‘vecchio Salvini’ e il post sul poliziotto accoltellato

Qualche ora prima, poco dopo la diffusione della notizia dell’accoltellamento, Salvini ha pubblicato sui suoi social una card in merito alla vicenda, con toni molto duri: “Milano, marocchino clandestino, pluripregiudicato, lancia pietre dall’alto colpendo una donna, poi resiste al taser e accoltella i poliziotti. Un DELINQUENTE che merita di essere rispedito al suo Paese al più presto. Tutta la mia vicinanza al vice ispettore di Polizia che lotta per la propria vita, ai suoi famigliari e ai suoi colleghi”.

Un post in stile ‘vecchio Salvini’, lo stesso che ha caratterizzato il successo della Lega alle europee del 2019 con oltre il 34%. Magari la sua speranza è che rispolverare gli stessi toni di allora, quelli che lo hanno portato all’apice, possa funzionare anche per il voto di giugno dove è più vicino al baratro. Il ‘vecchio Salvini’ qualche tempo fa, dopo episodi simili, avrebbe urlato “Lamorgese dimettiti”, riferendosi alla ex ministra dell’Interno spesso colpevolizzata per cose anche meno gravi. Ora però al governo c’è lui e al Viminale c’è Matteo Piantedosi. Chissà che urla.

Redazione

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