Eruzione che preoccupa e meraviglia in Islanda: il vulcano nei pressi del monte Keillir, a 30 chilometro dalla capitale Raykjavik, capitale dell’Islanda, ha eruttato illuminando il cielo notturno nella capitale portando le autorità a interrompere i voli da e per l’aeroporto internazionale di Keflavik, il più grande del Paese. Il sistema vulcanico Krysuvik è stato inattivo negli ultimi 900 anni, secondo l’ufficio meteorologico, mentre l’ultima eruzione sulla penisola di Reykjanes risale a quasi 800 anni fa, al 1240. Si tratterebbe comunque di un'”eruzione minore” secondo l’Istituto di vulcanologia locale.

Le immagini hanno fatto il giro del mondo. Il servizio meteorologico islandese ha scritto su Twitter che “l’eruzione vulcanica è iniziata a Fagradalsfjall. Il codice per i voli è rosso ma sui sismometri si vede pochissima turbolenza”. La stampa locale ha riportato che già da stamane gli scienziati. Erano allarmati dall’attività sismica registrata nella zona, a circa 30 chilometri dalla capitale, da tempo inattiva. I vulcani di questa parte dell’Islanda sono effusivi e non esplosivi: ovvero, la fuoriuscita di lava avviene per colate, senza che la formazione di alte colonne di gas.

 

L’eruzione era stata anticipata da circa 40.000 scosse sismiche verificatesi nell’area nelle ultime quattro settimane. La media annuale è di 1.000/3.000 scosse annuali registrate dal 2014. Lo stesso Istituto meteorologico ha fatto sapere che “l’estremità meridionale della colata lavica si trovi a circa 2,6 chilometri da Suðurstrandarvegur, strada che da Grindavík corre lungo la penisola Reykjanes, vicino la capitale”. La colata sarebbe lunga 200 metri.  La prima foto, scattata dall’elicottero, pubblicata su Twitter dallo stesso Istituto.

Nessuna evacuazione prevista al momento, essendo il vulcano in una valle remota, a circa 2,5 chilometri dalla strada più vicina. Altre le precauzioni previste dall’equivalente locale della Protezione Civile: “Si prevede che l’inquinamento da gas vulcanico si estenderà fino a Þorlákshöfn e continuerà nella notte.Alle persone viene chiesto di chiudere le finestre e rimanere in casa. Lo stato e la quantità di emissioni di SO2 dall’eruzione sono in fase di valutazione”.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.