Politica
Pd, Zingaretti apre al congresso e ad un nuovo nome

“Daremo vita a un nuovo partito che si chiamerà Partito democratico o quello che decideremo”. Il segretario del Pd Nicola Zingaretti a ruota libera questa mattina intervistato da Radio Capital, dove ha analizzato il futuro dei Dem guardando alle sfide in arrivo nel prossimo anno. La prima potrebbe essere proprio il congresso del partito che potrebbe tenersi nei primi mesi del 2020: “Non lo escludo – ha detto Zingaretti – dovremo deciderlo insieme”. Sicuramente il segretario Dem ha aperto ai cambiamenti dello statuto, “che non si tocca da 13 anni e che sarà basato su tesi politiche, aperto alla società italiana”.
PAGELLE E CRITICHE – Zingaretti è tornato anche sull’azione di governo, al quale ha garantito “sostegno leale ma non per vivacchiare o polemizzare”. Il governatore del Lazio ha risposto anche alla domanda su un possibile voto al governo: “Sei e mezzo-sette sulle scelte, quattro sul comportamento politico. La media è insufficiente. Io non avevo l’ansia di far nascere questo governo a prescindere e non ho l’ansia di farlo cadere a prescindere. E nemmeno durare. E’ un elemento di cultura politica non si governa per se stessi, ma per gli altri”.
Critiche invece a Matteo Renzi: “Dobbiamo lavorare insieme. Se riprende una guerra nel campo di forze del centrosinistra gli italiani dicono ‘bye bye’. Io continuo a pensare che Renzi faccia una partita leale, per questo faccio gli appelli a voltare pagina rispetto a quello che è avvenuto in questi 60 giorni“. Mentre il giudizio sul premier Giuseppe Conte è positivo: “Sta svolgendo bene il suo ruolo”.
IL VOTO PER IL QUIRINALE – L’obiettivo di Zingaretti è quello di “resistere fino a quanto si producono risultati, non fino a scadenze”. Una di quelle più sentite è quella dell’elezione del presidente della Repubblica nel 2022. Quando gli viene chiesto se Mario Draghi possa essere un buon successore di Mattarella, Zingaretti non si tira indietro: “È una delle più grandi personalità italiane in Europa e nel mondo, e sarebbe sicuramente un eccellente servitore dello Stato”.
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