La necessità di avere l’avvallo dei medici del circuito, alla vigilia del fine settimana romagnolo, rappresentava il principale ostacolo da superare. Che Francesco Bagnaia volesse esserci a Misano Adriatico, del resto, non era un segreto per nessuno, con quel Gran Premio di San Marino ormai alle porte e il pilota torinese che, seppur piuttosto malconcio, di saltare un turno, per di più davanti al suo pubblico, proprio non ne voleva sentir parlare. Detto fatto, il via libera sotto il profilo sanitario, giunto nonostante lo spaventoso incidente di Barcellona della scorsa settimana, ha dato al Pecco nazionale l’opportunità quantomeno di rimettersi in sella alla sua Ducati. Un passaggio tutt’altro che scontato soltanto qualche giorno fa e che ora, quando alle prove ufficiali manca davvero poco, gli consentirà di essere lì, al suo posto sulla griglia di partenza, pronto a dare battaglia ai suoi avversari.

La sua “Ci sarà da stingere i denti”, in quest’ottica, non è stata una frase fatta. Non lo è stata assolutamente riguardando le immagini della caduta avvenuta al Gp di Catalogna quando, poco dopo la partenza, il suo bolide è finito a terra e, alle sue spalle, la moto del sudafricano Brad Binder è sopraggiunta in un batter di ciglia, passandogli proprio sopra le gambe. Attimi di paura per lui, in attesa che l’intervento del personale medico scongiurasse il peggio e facesse dunque tirare un sospiro di sollievo a tutti gli occhi in quel momento incollati davanti al televisore. Il pollice alzato delle tute arancioni ha rasserenato gli animi dei più, con contusioni multiple a ricordare che la Motogp non è un affare per cuori deboli e, allo stesso tempo, a far montare la speranza – ora realtà – che Bagnaia potesse comunque essere della partita nella Riviera di Rimini con la quale il Gp condivide fieramente il nome.

La gestione del dolore sarà l’elemento attorno al quale ruoterà il fine settimana dell’attuale campione del mondo della classe regina. Esserci, indubbiamente, è già qualcosa. Provare a tenere un ritmo alto, invece, sarà la vera sfida. Il primo posto in classifica c’è e va difeso. Pecco siede sul gradino più alto del podio con 260 punti, 50 in più del suo primo contendente, lo spagnolo Jeorge Martin. In terza piazza c’è Marco Bezzecchi: a quota 189 nella graduatoria iridata, il pilota nato a Rimini proprio ieri pomeriggio ha fatto registrare il giro più veloce di sempre a Misano Adriatico, lanciando dunque un messaggio chiaro a tutti i suoi rivali in vista delle prove odierne e, ovviamente, della gara di domani. Settima piazza, e Q2 centrata, per Bagnaia, che ha quindi di che essere soddisfatto dopo le seconde libere.

Il rosso che colorerà le tribune del Misano World Circuit Marco Simoncelli spera nel tricolore sui pennoni del podio; il tifo sulle tribune e lungo i 4226 metri del circuito di gara non mancherà di sottolinearlo al passaggio dei beniamini di casa. Lo scorso anno, il successo di Bagnaia fu impreziosito dal secondo posto di un altro italiano, Enea Bastianini, arrivato a un nonnulla dal primo a sfrecciare sotto la bandiera a scacchi. Quest’ultimo, come è noto, non scenderà in pista né in Italia, tantomeno in India e Giappone. Le fratture alla mano e alla caviglia sinistra imporranno al riminese un periodo di stop forzato, prima di ottenere il via libera per tornare a sfidare la velocità in sella alla sua due ruote.