Gli hacktivisti scendono in campo contro la pedofilia e prendono di mira un portale nel dark web. Il gruppo di hacker sta eseguendo in questi giorni un’azione notevole contro Deep-Pedo-Net, un sito internet a pagamento che garantisce una quantità notevole di filmati e contenuti pedopornografici calcolabile in TeraByte (migliaia di Gb).

L’annuncio è stato dato su Twitter dall’utente @anonkdnb che ha dichiarato di essere già dentro al pannello di amministrazione del portale insieme ad un team di esperti informatici concentrati nello svelare la vera identità degli utenti iscritti al servizio della vergogna.

Il portale preso di mira risiede nella rete onion, che rappresenta una parte del dark web, il web non indicizzato dai motori di ricerca, ed ha una piattaforma ben strutturata secondo le prime indiscrezioni che provengono dal gruppo di hacktivisti impegnati nel raccogliere quante più informazioni possibili per poi consegnarle alle autorità preposte.

L’abbonamento può essere di due tipi, mensile e a vita, il cui prezzo è determinato rispettivamente in 68 euro oppure 4.000 per l’abbonamento senza scadenza ed è proprio dalle transazioni presenti su quel portafogli bitcoin, dove versare quanto richiesto per effettuare l’iscrizione, che è stato possibile ricostruire un bel pezzo di indagine.

Questo portale preso di mira dagli hacktivisti è online dal 2012, ma non l’avevo mai incontrato nelle mie ricerche” ha dichiarato il data Journalist, Livio Varriale, uno dei massimi conoscitori del dark web in Italia, “quello che fa riflettere è la mole di dati illegali presente che viene offerta agli iscritti ed il meccanismo di sicurezza utilizzato per coprire i versamenti effettuati dai clienti. In questi casi bisognerebbe comprendere quanto materiale nuovo è presente con il fine di consentire l’individuazione di bambini abusati attualmente. Da quanto riferitomi, la struttura del portale prevede che tutti i versamenti siano caricati verso un indirizzo che li mixa rendendoli irrintracciabili, proprio come avviene con le lavanderie di soldi veri. Un portale del genere dovrebbe essere chiuso, ma vi sono tante criticità, una tra tutte è l’impossibilità di risalire molte volte alla presenza fisica del server perché il dominio è criptato ed è qui che invece gli hackitvisti hanno fatto la differenza. Nel rapporto consegnato alla Pubblica Autorità hanno fornito il Database delle ultime transazioni, i due nodi (macchine e server) e i veri domini, foto e video, email inviate e ricevute, numero di telefono per assistenza e contatti dell’amministratore del portale”.

Avatar photo

Classe '87 appassionato di politica, calcio e cinema. Da 10 anni racconta la città di Napoli su blog e dal 2020 sul Riformista.