Respirano con il casco Cpap
Pellegrinaggio a Medjugorje per guarire ma tornano col Covid: 30 positivi, 6 no vax gravi
Partiti da Arzachena in 180 per il famoso pellegrinaggio verso il santuario di Medjugorje, ma al ritorno in Italia 30 persone sono risultate positive al Covid, sei di queste sono ora ricoverate nel reparto malattie infettive dell’Azienda ospedaliera universitaria di Sassari. Respirano con difficoltà con il casco Cpap e rischiano il ricovero in terapia intensiva. La maggior parte dei pellegrini, tutti over 60, non sono vaccinati e sono convinti no vax. Solo una donna, fra chi si è infettato, si era vaccinata con due dosi.
Un focolaio che rischia presto di finire fuori controllo e di spargersi in altre aree della Sardegna. I pellegrini vengono dalla Gallura, ma anche dal nord dell’isola e da Sassari. Il reparto malattie infettive del capoluogo nord occidentale è nuovamente sotto stress e per evitare di perdere traccia dei contagi è stato avviato uno screening per ricostruire il percorso delle 180 persone che hanno partecipato al viaggio di preghiera. Oltre mille contatti possono ora essere a a rischio contagio.
Il pellegrinaggio si è svolto tramite dei trasferimenti in autobus, nonostante le segnalazioni sulla Bosnia ed Erzegovina (Stato nel quale si trova Medjugorje) come interessata da una terza ondata di pandemia piuttosto diffusa. I primi casi sono comparsi il 2 novembre: 13 pazienti d’urgenza al pronto soccorso a Sassari, con riscontro di positività, 6 immediatamente trasferiti nel reparto malattie infettive. Solo una donna, fra i contagiati, era già stata vaccinata con due dosi. Positivo anche il marito sottoposto all’isolamento nella sua abitazione.
Il viaggio spirituale è stato organizzato da un’agenzia turistica specializzata in tour nei luoghi sacri in Europa e prevedeva un pacchetto completo di 5 giorni. Non risultano essere state adottate particolari precauzioni e il contagio potrebbe essere avvenuto nei trasferimenti in autobus, durante i quali i pellegrini si sono travati in spazi ristretti e sono al lungo rimasti in contatto ravvicinato.
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