Il leader ucraino a Washington
Perché Biden ha promesso i missili Patriot a Zelensky, cosa cambia nella guerra in Ucraina
Il viaggio della speranza. E della consacrazione internazionale. Il viaggio a casa dell’alleato da cui dipende in massima parte la resistenza ucraina. Il primo viaggio all’estero dall’inizio della guerra. Il viaggio di Volodymir Zelensky negli Stati Uniti. “Spero che tu faccia buon volo, Volodymyr [Zelensky, ndr]. Sono entusiasta di averti qui. Molto di cui discutere”. E’ il messaggio di benvenuto scritto su Twitter, dal presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, in risposta a un precedente tweet di Zelensky, in cui il presidente ucraino annunciava di essere in viaggio per gli Stati Uniti. Bandiere ucraine accanto a quelle americane sono state issate in diversi luoghi iconici a Washington in occasione della visita di Zelensky lungo i viali di fronte a Capitol Hill e, naturalmente a Pennsylvania Avenue, nei pressi della Casa Bianca.
Scortato al suo arrivo nel cielo di Washington da un jet militare, Zelensky è stato ricevuto attorno alle 14, le 20 in Italia, alla Casa Bianca da Biden. Sorrisi, stretta di mano e poi l’atteso faccia a faccia. Oltre all’incontro con il presidente Usa, Zelensky terrà anche un discorso al Congresso a camere riunite, alle 19.30 americane (le 3.30 della notte di oggi in Italia). Subito dopo, il presidente ucraino partirà da Washington per tornare a Kiev, via Polonia. Dopo gli Stati Uniti, Zelensky potrebbe visitare il Regno Unito, la Francia e la Germania. Lo ha affermato la tv americana Cbs, che ha anche fatto notare che il viaggio di Zelensky negli Usa segue quello di Putin in Bielorussia. “L’America e il mondo sono in ammirazione per l’eroismo del popolo ucraino”. Ad affermarlo è la speaker della Camera dei Rappresentanti Usa, Nancy Pelosi, nella lettera scritta al presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, per invitarlo a tenere un discorso al Congresso. “Di fronte alle orribili atrocità di Putin, i combattenti per la libertà ucraini hanno ispirato il mondo con una volontà di ferro e uno spirito indistruttibile”, ha continuato Pelosi nella sua lettera resa pubblica mercoledì mattina. “Durante questo momento oscuro, la tua leadership coraggiosa, patriottica e infaticabile ha radunato non solo il tuo popolo, ma il mondo, per unirsi in prima linea nella lotta per la libertà”, ha concluso Pelosi. L’invito del presidente ucraino è uno degli ultimi atti pubblici della speaker che si dimetterà alla fine dell’anno.
Biden – secondo un alto funzionario dell’amministrazione citato dalla Cnn- ha discusso per la prima volta della prospettiva di una visita di Zelensky a Washington durante una telefonata con il leader ucraino lo scorso 11 dicembre. Una settimana fa è stato esteso un invito formale che Zelensky ha accettato, avviando consultazioni congiunte sui parametri di sicurezza del viaggio che si presentava rischioso e altamente riservato. La decisione definitiva è stata presa domenica. Il presidente Usa ha ritenuto che fosse arrivato “il momento giusto” per sedersi al tavolo con il leader ucraino Volodymyr Zelensky, dato “l’avvicinarsi dell’inverno” e valutando che “la guerra è entrata in una nuova fase”. Così il portavoce del consiglio di Sicurezza della Casa Bianca, John Kirby. “E’ una buona occasione per i due leader di trovarsi faccia a faccia e per parlare non solo di quello che gli Stati Uniti fanno ora e continueranno a fare in futuro”, ha aggiunto Kirby.
La delegazione ucraina chiederà agli Stati Uniti, durante incontro a Washington, missili a lungo raggio Atacms. Lo scrive Politico, citando “una persona che ha familiarità con i negoziati”, come riporta l’Ukrainska Pravda. “Durante l’incontro con Biden e il suo team di sicurezza nazionale”, scrive Politico, “la delegazione ucraina dovrebbe fare un altro giro di richieste per la fornitura di sistemi missilistici tattici dell’esercito droni ad ampio raggio (Atacms) e Grey Eagle e Reaper”. La Casa Bianca, fino ad ora, ha rifiutato categoricamente l’invio a Kiev di Atacms. Zelensky ha consegnato a Biden una bandiera ucraina, da lui ricevuta dai soldati durante un recente sopralluogo al fronte. Un gesto fortemente simbolico al quale gli Stati Uniti rispondono come il leader ucraino si attendeva. “A seguito di una delega da parte del presidente (americano Joe Biden, ndr), oggi autorizzo il nostro ventottesimo invio di armi e attrezzature statunitensi per l’Ucraina dall’agosto 2021. Questo invio di 1 miliardo di dollari fornirà all’Ucraina maggiori capacità di difesa aerea e di attacco di precisione, nonché munizioni aggiuntive e attrezzature critiche che l’Ucraina sta usando in modo così efficace per difendersi sul campo di battaglia”, ha dichiarato il segretario di Stato Usa Antony Blinken in una nota. Blinken ha aggiunto che dal Pentagono arriveranno anche 850 milioni di dollari di nuova assistenza alla sicurezza per l’Ucraina.
“L’assistenza di oggi per la prima volta include il Patriot Air Defense System in grado di abbattere missili da crociera, missili balistici a corto raggio e aerei a un livello significativamente più alto rispetto ai sistemi di difesa aerea forniti in precedenza”, ha affermato Blinken ribadendo che gli Stati Uniti continueranno a “sostenere l’Ucraina per tutto il tempo necessario, in modo che Kiev possa continuare a difendersi ed essere nella posizione più forte possibile al tavolo dei negoziati quando sarà il momento”. Con il nuovo pacchetto, arriva a 20 miliardi il totale degli aiuti militari inviati da Washington a Kiev dall’inizio dell’invasione russa, ed in questo momento il Congresso sta valutando la proposta di bilancio che comprende altri 45 miliardi di dollari destinati all’Ucraina.
Quasi in contemporaneità il presidente russo Vladimir Putin ha annunciato che il suo paese dispiegherà presto i missili balistici intercontinentali Sarmat, considerati il fiore all’occhiello dei nuovi programmi militari di Mosca. Putin ha aggiunto anche che il nuovo missile da crociera ipersonico Zircon sarà incluso nella flotta russa all’inizio di gennaio. Patriot in cambio di pace. Patriot per favorire la pace. Biden ha accolto con favore l’apertura del presidente ucraino “a una pace basata sui principi sanciti dalla Carta delle Nazioni Unite”, così riportava in una nota la Casa Bianca dopo la telefonata avvenuta tra i due leader, il 12 dicembre scorso. Biden parlerà con il suo omologo ucraino della necessità di arrivare a “una pace giusta” in Ucraina, anticipa Kirby alla Cnn. “Non ho dubbi – dice il portavoce del consiglio di Sicurezza della Casa Bianca, – che parleranno della visione di Zelensky di una ‘pace giusta’ e di come dovrebbe essere, quali sono le sue componenti e come possiamo aiutare l’Ucraina a raggiungerla”. I Patriot servono a questo. Almeno per gli americani.
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