Nel mirino 20 milioni di euro di plusvalenze
Perché De Laurentiis è indagato a Roma, il caso Osimhen e il presunto falso in bilancio

Un atto dovuto dopo l’invio degli atti dalla procura di Napoli a quella di Roma, dove ha sede la SSC Napoli e dove, di conseguenza, viene approvato il bilancio. Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, è indagato per falso in bilancio per la vicenda relativa alle presunte plusvalenze fittizie sull’acquisto dell’attaccante nigeriano Victor Osimhen, arrivato dal Lille nel 2020 per una cifra superiore ai 70 milioni di euro. A giugno del 2022, su mandato dei pm partenopei, la Guardia di Finanza aveva sequestrato le carte relative all’acquisto del nigeriano con perquisizioni svolte a Castel Volturno, Roma e Francia.
Osimhen è stato acquistato dal Napoli nell’estate del 2020 per oltre 71 milioni di euro, 50 dei quali pagati cash ai francesi del Lille. La trattativa ha generato quasi 20 milioni di plusvalenze sulle quali la Guardia di Finanza indaga da oltre un anno. Sotto la lente degli investigatori c’è la valutazione, 21 milioni e 250 mila euro, attribuita a quattro calciatori del Napoli ceduti al Lille come parziale contropartita tecnica: il portiere Orestis Karnezis e i giovani – che all’epoca giocavano con la Primavera – Claudio Manzi, Luigi Liguori e Ciro Palmieri. A differenza di Karnezis nessuno dei tre giovani giovani ha mai giocato nel Lille. Da qui i sospetti sulla plusvalenza, esaminati anche dalla giustizia sportiva che ha escluso illeciti da parte del Napoli.
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