"Non riuscivo a piegare le gambe, ho negato per tanto tempo"
Perché i Modà erano spariti di scena, la depressione di Kekko Silvestre e il ritorno a Sanremo con ‘Lasciami’
“Un giorno mi sono svegliato e non riuscivo a piegare le gambe, non uscivo dal letto” sono le parole di Kekko Silvestre, voce dei Modà, che racconta il suo disturbo alla vigilia del Festivàl, dove la band è in gara con Lasciami. “Il primo giorno senza te” è una strofa del nuovo brano che non racconta però di un amore finito: “Ho scelto una metafora per lasciare libera l’interpretazione: la fine di un amore per essere universale o di una depressione per raccontare il mio vissuto”, dice Silvestre, il leader della band.
Kekko, pseudonimo di Francesco, racconta al Corriere della Sera di essersi accorto della depressione quando il “29 aprile 2021 mi sono svegliato e non riuscivo a piegare le gambe. Pensavo fosse un’influenza ma dopo dieci giorni a letto ho temuto che potesse essere una malattia degenerativa. Mi ha visitato un neurologo e mi ha diagnosticato la depressione”.
Silvestri ripercorre con la memoria alcuni sintomi che lo accompagnavano da tempo: “Ho capito tutto dopo. Da anni avevo attacchi di panico prima dei concerti, ma sono andato avanti negando, mostrandomi forte anche per il senso di responsabilità verso la mia famiglia e i miei genitori. Ho accumulato troppo e il cervello alla fine mi ha bloccato il fisico. La depressione è un male oscuro che non si fa vedere e vive dentro di te”.
Il malessere lo pervadeva a tal punto che lo stop del tour a causa del Covid “l’ho accolto bene – anche se, ricorda -, la pandemia mi ha dato il colpo di grazia. Quando sei in quello stato cerchi di tenere solo le cose che ti fanno sentire al sicuro: il solito ristorante, i soliti amici… Il Covid mi ha tolto anche quello. Quindi è arrivato il blocco fisico: un mese dopo, l’11 maggio, ho iniziato a curarmi. I farmaci sono il veleno di cui parlo nella canzone. All’inizio li vedi così, pensi che quelle medicine si diano ai pazzi. Mi vergognavo, ma lentamente sono tornato a vedere i lati positivi della vita”.
Ora un nuovo capitolo, Sanremo: “Sta tornando ad essere la Champions della musica italiana. Ci confronteremo con artisti che dominano lo streaming, ma del resto noi siamo vecchi, siamo sempre stati considerati così. Avere Sanremo nel palmarès è un sogno, ma non vinceremo mai. Ci andiamo per far sapere ai nostri fan che non seguono i social, e sono molti, che ci siamo ancora”. 20 anni di carriera, la prima apparizione nel 2005: “Andammo a quel Sanremo con la nostra auto, in un hotel a 15 chilometri dalla città. Fummo eliminati la prima sera e me ne tornai a Milano nella notte, incazzato, lasciando la band al Festival a fare le interviste. Che brutto ricordo”.
L’ultimo gettone nel 2013 dove i Modà arrivarono sul podio con Se si potesse non morire: “L’ho vissuto più serenamente perché sapevo che ci aspettavano nove palazzetti sold out fra Roma e Milano e un tour importante. E poi avevo capito da due anni prima che non conta solo vincere”.
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