“Presente, presente, presente” con il braccio destro teso verso l’alto da parte di centinaia di neofascisti. Saluti romani davanti all’ex sede del Movimento Sociale Italiano di via Acca Larentia a Roma nel giorno della commemorazione di Franco Bigonzetti, Francesco Ciavatta e Stefano Recchioni, tre giovani del Fronte della Gioventù uccisi in quel luogo 46 anni fa. Domenica fascista nel quartiere Tuscolano della Capitale con il video del saluto romano che ha fatto il giro dei social sollevando polemiche e accuse nei confronti di Digos e Prefettura per non aver agito in tempo per evitare di ritornare indietro di quasi 100 anni.

Il video del triplice saluto romano, che dura una quarantina di secondi, va in scena dopo le commemorazioni ufficiali delle autorità in mattinata, con la deposizione delle corone di alloro da parte del presidente della Regione Lazio Francesco Rocca e, per il Campidoglio, dell’assessore alla Cultura Miguel Gotor, nel piazzale dove c’è la targa dei tre giovani uccisi: i primi due da un gruppo di estrema sinistra, il terzo, Recchioni, nel corso degli scontri tra giovani di estrema destra e forze dell’ordine. Poi nel tardo pomeriggio, alle 18, il raduno dei nostalgici che ogni 7 gennaio ripropone il solito degrado nell’indifferenza delle istituzioni.

Saluto romano Acca Laurentia, opposizioni: “Interrogazioni parlamentari”

Puntuali le polemiche politiche a partire dal Partito democratico con la segretaria Elly Schlein che ha annunciato una interrogazione “al ministro Piantedosi” perché “quel che è accaduto non è accettabile. Le organizzazioni neofasciste vanno sciolte, come dice la Costituzione”. Così farà anche l’Alleanza Verdi-Sinistra che con Angelo Bonelli chiede di “sciogliere tutte le organizzazioni neofasciste”. Il responsabile comunicazione del Pd, Sandro Ruotolo, aggiunge: “In Germania arrestano chi fa il saluto romano. È accaduto a due italiani all’Oktoberfest. Da noi no. Accade ogni volta quando i fascisti commemorano Acca Larentia. Il fascismo è un crimine che va perseguito sempre. Le organizzazioni fasciste vanno sciolte”, scrive su X.

Anche Matteo Renzi, leader di Italia Viva, attacca: “Meloni dia un segnale, dicendo che queste immagini sono sbagliate. Riuscirà, fra un post sulla Ferragni e una discussione su Delamstro o Lollobrigida, a dirlo? Noi lo aspettiamo”. Nel corso de “L’Aria che tira” su La 7, l’ex premier sottolinea: “Quei ragazzi” ricordati alla cerimonia di Acca Larentia “meritano di essere rispettati e ricordati, tutte le vittime dei terribili anni Settanta devono essere ricordate in prospettiva storica. Ma queste scene sono inaccettabili. Il fatto che siano ripetute nel corso degli anni non le giustifica. Un mese fa, un signore che gridava alla Scala ‘Vivia l’Italia antifascista’ è stato identificato dalla digos. Decidiamo a che gioco si gioca, o l’impressione è che ci sia tolleranza verso l’apologia del fascismo e intolleranza verso chi grida alla Scala ‘Vivia l’Italia antifascista’”.

Interrogazione annunciata anche dal capogruppo alla Camera di Italia Viva, Davide Faraone: “L’adunata di Acca Larentia mette i brividi, Piantedosi ci dica: il reato di apologia del fascismo è stato abolito? La Digos ieri sera era operativa? Quante persone ha fermato? Quante segnalazioni sono arrivate? Non è tollerabile l’indifferenza nei confronti di manifestazioni che si richiamano ai simboli del Ventennio. Presenteremo immediatamente un’interrogazione”, conclude.   ”Gridi ‘Viva l’Italia Antifascista’ a La Scala di Milano? Vieni identificato. Fai il braccio teso durante la commemorazione di Acca Larentia? Nessuno ti chiede i documenti. Il ministro Piantedosi dovrebbe chiarire perché questo diverso trattamento tra chi afferma un principio costituzionale e chi invece della costituzione italiana ‘se ne frega”’. Lo afferma il segretario di Più Europa Riccardo Magi.

La versione di Fratelli d’Italia: “Cani sciolti”

“Sono persone di varia provenienza, cani sciolti, organizzazioni extraparlamentari. Non hanno niente a che vedere con FdI”. Lo dice il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli, di Fratelli d’Italia, contattato da LaPresse in merito ai saluti romani mostrati durante un raduno nell’anniversario delle morti di Acca Larentia. “Noi facciamo la nostra celebrazione ufficiale e poi andiamo via”, e anche quest’anno “Fratelli d’Italia si è presentata la mattina, ha deposto tre cuscini sui luoghi dove sono caduti i tre ragazzi. I giovani di FdI, il pomeriggio, organizzano invece una celebrazione al Parco della Rimembranza”, spiega Rampelli. Quest’ultima manifestazione viene organizzata in un altro luogo proprio per evitare di andare ad Acca Larentia, “dove ogni anno succede la stessa cosa, anche se l’anno scorso non ci sono stati interrogazioni parlamentari”, aggiunge il vicepresidente della Camera.

Alla domanda se non ritenga che possa essere utile una presa di distanza da parte della destra italiana, Rampelli risponde che “FdI non ha mai partecipato perché non si riconosce in questi fatti. Noi siamo altrove. Cosa altro dobbiamo fare per dimostrare che non c’è alcuna relazione?”. Infine ricorda che i tre ragazzi, militanti del Fronte della Gioventù, morti nel 1978, in tanti anni “non hanno avuto giustizia, questa è la notizia più importante. Ci sono martiri di destra e sinistra, figli di un Dio minore su cui nessuno ha mai acceso i riflettori”.
 

Redazione

Autore