Perché Kamala Harris è andata a farsi scannare da Fox News: esce tumefatta ma viva dalla tv trumpiana e raggiunge l’elettorato nero di destra

Attenti a quei due: Kamala Harris e Donald Trump. Sembrano due marziani lontanissimi da noi, mentre già infestano il nostro presente con regole asimmetriche che gradualmente sostituiscono le richieste della ragione. Mercoledì la Harris è andata sotto le Forche Caudine della destra trumpiana, nella televisione di Fox News. Ne è uscita tumefatta ma viva. È stato un match tutto sotto la cintura, un passo avanti rispetto alla linea dei talk in Italia, in cui si cerca di vincere ignorando l’altro, alzando la voce e ripetendo con ossessione la stessa frase. Quando l’avversario imbavagliato alla fine s’incazza, precipita nel punteggio sul tabellone. I temi sono secondari, ma vibrati dal più duro campione del giornalismo televisivo di destra, Bret Baier, che ha aspettato Kamala sbuffando perché si è presentata con quindici minuti di ritardo. Erano entrambi furiosi e spettacolari.

Perché Kamala è andata a farsi scannare da Baier

Quanto a Trump, ha già detto di no ad un secondo match con la sua Harris, essendosi dichiarato vincitore del primo. Quindi Kamala è andata a farsi scannare da Bret Baier su Fox per raggiungere l’elettorato nero di destra calcolando che, se anche ne convincesse mille, tutto fa brodo, specialmente con i neri, sempre più numerosi fra gli anchorman e gli ospiti di Fox News. Bret non nero ma era professionalmente livido e le faceva domande tipo: “Secondo lei Trump è un mascalzone. Pensa dunque che gli elettori di Trump siano imbecilli?”. E lei, sottorete, prontissima: “Non penserei né direi mai una cosa del genere su nessun americano”. Ma battute e trappole a parte si vede ogni giorno di più che il problema centrale è la promozione sociale degli immigrati regolari che non tollerano altri immigrati clandestini.

La migrazione dei “colored”

La migrazione dei “colored” (compresi i nativi del Centro America) verso il voto repubblicano è un fatto solo in apparenza razziale. Ma in realtà politico: “Sono un americano figlio del Messico o del Guatemala e non voglio dividere i miei hamburger e il mio ketchup con zii e cugini”. Del tutto simili i discorsi dei nostri migranti sudamericani con le carte in regola che chiedono sicurezza per loro e frontiere chiuse per i compaesani: ne va sia del posto di lavoro che del progresso sociale e della carriera. I neri americani lasciano la sinistra perché la loro parte più evoluta non vuole più essere carne da barricata per “Black lives matter”, ma fare business da veri americani. Nell’estremo tentativo di riconquistarli, la Harris ha promesso prestiti bancari secondo il colore della pelle, ciò che ha fatto infuriare le élites nere. Kamala, che era della sinistra smile a quella che da noi vuole accoglienza totale per i migranti, si è travestita da poliziotto cattivo.

Di tutto ciò si è altercato nel duello su Fox News, dove Bret faceva domande ma poi le impediva di parlare. E lei ha resistito: “Posso completare la mia risposta? Sono a metà, vorrei completarla”. Ma si trovava in quell’area del nuovo giornalismo così comune anche da noi in cui un conduttore è “bravo” se lancia sassate senza attendere la risposta. Nota: da noi non esistono due grandi reti televisive che si fronteggino come Cnn e Fox News, perché siamo fan di un pappone a reti unificate.