Era stata annunciata come la giornata delle proteste dei No Green Pass e dei No Vax, ma invece si è rivelata un flop. Ma la vera notizia arriva in serata, quando la Lega. guidata da Claudio Borghi, decide di votare contro l’obbligo del green pass in commissione Affari sociali della Camera. Durissima la reazione del segretario Pd Enrico Letta: “La Lega si pone di fatto fuori dalla maggioranza, è una situazione intollerabile”. Se quello del Carroccio era un tentativo di ammiccare al mondo no vax, l’obiettivo però è stato mancato. Le manifestazioni erano state convocate per ieri pomeriggio in varie città in occasione dell’entrata in vigore dei nuovi obblighi legati al certificato verde, necessario dal primo settembre per viaggiare sui trasporti a lunga percorrenza, per seguire le lezioni all’università o per insegnare in tutte le scuole. Ma come detto, la mobilitazione si è rivelata un grande flop.

Come annunciato nei giorni precedenti, gli oppositori alla presunta “dittatura sanitaria” si sarebbero dovuti incontrare a partire dalle 14.30 davanti a 53 stazioni dei principali capoluoghi, ma in pochi si sono presentati all’appuntamento. Tanto rumore per nulla, verrebbe da dire. Forse a dissuaderli, oltre ad una incapacità organizzativa, sono stati anche i dispositivi di sicurezza disposti dai comitati di ordine pubblico che sono scattati già nella notte precedente, con stazioni blindate e decine di agenti di polizia e carabinieri già schierati. Infatti il Viminale aveva promesso tolleranza zero verso ogni forma di violenza e così da Roma a Napoli, da Bari a Milano solo poche decine di persone hanno organizzato qualche sit-in di protesta. Proprio nella capitale nessun manifestante alla stazione Tiburtina. È rimasto il cordone di polizia all’accesso e ai lati della stazione.

Lo striscione di Forza Nuova “Italiani contro il Green Pass” è invece apparso davanti a un bar nei pressi della circonvallazione Nomentana. Protesta fallita anche a Napoli dove solo due persone hanno sventolato la bandiera tricolore e protestato. Stessa situazione a Milano: alla stazione Centrale assenti i manifestanti. A Torino invece un attivista No Vax è stato bloccato dalla polizia davanti alla stazione ferroviaria di Porta Nuova durante il sit-in organizzato contro il Green pass. L’uomo non solo si è rifiutato di mostrare i documenti agli agenti ma poi ha preso a calci i poliziotti, che l’hanno portato in questura. La protesta si è svolta in seguito senza altri episodi di tensione e nessuno ha tentato di bloccare i treni.

Flop anche in Friuli Venezia Giulia: complessivamente, meno di cinquanta persone si sono radunate, senza striscioni o bandiere, davanti agli ingressi delle stazioni ferroviarie dei capoluoghi. Una trentina di partecipanti in tutto a Trieste, mentre erano meno di dieci sia a Udine che a Pordenone. Intanto nel gruppo Telegram ‘Basta Dittatura’, creato anche per convocare le manifestazioni e a cui sono iscritti oltre 40.000 utenti, la delusione è tanta: “sono a Rimini, non c’è nessuno vergogna”, “sono a Modena, non c’è nessuno, che tristezza”, “a Caserta non ho visto nessuno, peccato”, “Bologna vuoto”, e poi ancora “siete degli infiltrati del governo, create apposta queste manifestazioni per scatenare tensioni e legittimare le misure di sicurezza o un futuro governo militare. Non siamo tutti scemi sapete”, “attenzione, i giornalisti si sono scaraventati su quelle poche persone davanti alle stazioni, ci possono mettere in seria difficoltà se non si è ben preparati”.