Scrivere articoli quando non si conosce nemmeno lo stipendio attuale di Dries Mertens, parlando addirittura di una fantomatica richiesta di ritocco del suo contratto in scadenza tra poche settimane. E’ bastato questo per scatenare il panico, mettere in subbuglio la tifoseria, gettare fango gratuito su “Ciro“, facendolo passare per traditore, amante del “vile denaro” per dirla alla De Laurentiis.

Mertens lascerà Napoli perché semplicemente è il club che non lo vuole, non vuole trovare un accordo, anche al ribasso. Ad oggi è evidente la campagna denigratoria partita prima dallo stesso ADL (quando ha parlato del privilegio di vivere a Napoli, ma lui non ci vive…, rispetto al vile denaro) poi dai media con indiscrezioni, rumors e notizie fuorvianti e ricche di imprecisioni. Vere e proprie fake (o sempre per citare un De Luarentiis d’epoca “bufale, bufalissime”) che questa volta il Napoli non smentisce rispetto a quanto fatto nelle scorse settimane con il caso Koulibaly.

Insomma, stando alla propaganda azzurra, Mertens lascerà Napoli perché avrebbe chiesto un ingaggio di 4 milioni di euro a stagione per i prossimi due anni oltre a una serie di bonus e una commissione per la società che ne gestisce la procura alla firma. Insomma una barca di soldi che il 35enne (non più un ragazzino…) attaccante belga avrebbe chiesto al club dove milita da nove anni, in barba agli appelli al risparmio lanciati da tempo da De Luarentiis che mira a dimezzare o quasi il tetto ingaggi, che ad oggi supera di poco i 100 milioni di euro (lordi).

Ma quanto guadagna Mertens oggi? Il suo contratto, in scadenza il 30 giugno prossimo, è da 4,5 milioni di euro a stagione (e non 3,5). Quindi, in primis, i suoi agenti non avrebbero chiesto nessun aumento dell’ingaggio. Poi c’è da dire che le cifre riportate (4 milioni a stagione per i prossimi due anni) non sono state confermate dal suo entourage. Mertens chiederebbe molto meno: circa 5 milioni di euro per i prossimi due anni. Ma anche questa richiesta non entusiasma il Napoli che probabilmente spera di chiudere a poco più di un milione di euro (e solo per la prossima stagione).

Da qui nasce probabilmente la necessità di ridimensionare la figura di un giocatore che dopo nove anni detiene il record di gol (148) nella storia del club ed è diventato un beniamino dei tifosi, anche per il modo in cui vive (perché lui davvero la vive), la città. Mertens pagherebbe lo scarso feeling con Luciano Spalletti, allenatore con il quale è entrato in forte contrasto (dopo un anno fatto di tante panchine e ingressi contingentati) dopo le dichiarazioni dello scorso 30 aprile al termine di Napoli-Sassuolo. In quella occasione, con la squadra fuori dalla lotta scudetto ma matematicamente in Champions, “Ciro” analizzò la sua stagione e quella della squadra: “Ho giocato poco e lo scudetto sfumato è la più grande delusione della mia lunga avventura in maglia azzurra, perché le squadre che ci precedono in classifica non sono più forti di noi“.

Secca la replica di Spalletti: “Macché rimpianti: abbiamo centrato il nostro obiettivo con tre giornate di anticipo e giocato a tratti un bel calcio. Dries la pensa diversamente? Allora deve dire pure di chi sono le colpe…“. Insomma contrasti che si sono cristallizzati alla fine del campionato ma che erano emersi già da tempo. Uno dei due è di troppo e considerata la fiducia, quasi incondizionata, di cui gode Spalletti, tenere nello spogliatoio una figura ingombrante con Mertens potrebbe alimentare future fibrillazioni. Da qui la volontà di De Laurentiis di chiudere un ciclo con i vari addii della vecchia guardia e provare (offerte per i ‘big’ azzurri permettendo) a costruire una squadra più giovane e dal tetto ingaggi sostenibile.

 

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Giornalista professionista, nato a Napoli il 28 luglio 1987, ho iniziato a scrivere di sport prima di passare, dal 2015, a occuparmi principalmente di cronaca. Laureato in Scienze della Comunicazione al Suor Orsola Benincasa, ho frequentato la scuola di giornalismo e, nel frattempo, collaborato con diverse testate. Dopo le esperienze a Sky Sport e Mediaset, sono passato a Retenews24 e poi a VocediNapoli.it. Dall'ottobre del 2019 collaboro con la redazione del Riformista.