Ambiente
Pericolo valanghe in aumento lungo la dorsale appenninica, stazionario sull’arco alpino
Un comunicato diffuso da MeteoMont allerta sul pericolo valanghe sugli Appennini e le Alpi alla luce delle abbondanti nevicate degli ultimi giorni.
Appennino: Le diffuse e localmente abbondanti nevicate previste determinano la previsione di un generale aumento significativo del pericolo valanghe per i prossimi giorni, alle medie-alte quote, a tutte le esposizioni. Richiesta una attenta valutazione del rischio a livello locale, sui siti abituali e potenzialmente valanghivi. In particolare, sull’Appennino settentrionale è previsto un grado di pericolo MODERATO 2 con tendenza in aumento a MARCATO 3 sui settori adriatici e più orientali, alle medie-alte quote e a tutte le esposizioni, per problema connesso alla neve fresca. Sull’Appennino meridionale il pericolo aumenta da DEBOLE 1 a MODERATO 2 alle medie-alte quote, a tutte le esposizioni, per problema valanghivo connesso alla neve fresca e ai lastroni da vento. Sull’Appennino centrale il grado di pericolo è MARCATO 3, alle medie e alte quote, a tutte le esposizioni, per un problema principale connesso alla neve fresca e con una attuale tendenza in aumento sui settori adriatici, dove sono previste le nevicate di maggiore intensità, fino ad un massimo di FORTE 4 localmente alle alte quote. Pertanto, in generale, per l’Appennino, le uscite in zone non controllate e non gestite, non segnalate e non battute, sono fortemente limitate e sconsigliate alle alte quote, specie sui settori adriatici dell’appennino centrale. Si rammenta che i primi giorni di sole, dopo le abbondanti nevicate, saranno a maggiore rischio.
Alpi: generale pericolo valanghe stazionario, variabile tra DEBOLE 1 (alte quote delle Alpi Liguri e Prealpi) e MODERATO 2 (alte quote delle Alpi occidentali e delle Prealpi) fino ad un massimo di MARCATO 3 (alte quote delle Alpi centro-orientali e nei settori a ridosso dei confini delle Alpi occidentali). Problemi valanghivi connessi alla presenza di lastroni da vento e di strati deboli persistenti nella neve vecchia. Luoghi pericolosi per le uscite in zone non controllate e non gestite, non battute e non segnalate, sono rappresentati dai pendii ripidi con deposizione di neve ventata e formazione di lastroni (prossimità di creste, conche, canaloni, cambi di pendenza), non sempre facilmente riconoscibili e da evitare, e dai pendii ripidi in ombra o esposti a nord.
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