Ha prima aggredito e picchiato il padre della compagna perché non accettava la fine della loro relazione e si era opposto alla decisione della donna e del figlio di lasciare l’abitazione dove vivevano e trasferirsi, al piano di sopra, a casa dei genitori. Poi non contento ha proseguito con le minacce, anche di morte, quando la compagna insieme al papà di 72 anni si sono presentati dai carabinieri per denunciare le violenze attivando di fatto il codice rosso.

E’ stato così arrestato per atti persecutori l’uomo, un 57enne di Pianura, periferia occidentale di Napoli, già noto alle forze dell’ordine e con problemi di tossicodipendenza. Le violenza, così come accertato dai carabinieri della locale stazione, sono avvenute in un appartamento di via Comunale Napoli dove l’uomo, al termine dell’ennesima lite con la donna, ha aggredito il padre provocandogli lesioni ritenute guaribili in otto giorni.

Stanca dell’atteggiamento violento del compagno che andava avanti da mesi tanto da costringere la donna a trasferirsi dai genitori insieme al figlio e, dopo l’ultima aggressione che ha coinvolto anche il genitore 72enne, la donna si è presentata dai carabinieri, accompagnata proprio dal padre, per sporgere denuncia.

Qui è stata contattata dal compagno cha l’ha minacciato di morte se avesse permesso al genitore di denunciare quanto accaduto poco prima. Secondo quanto accertato dai carabinieri, condotte di questo tipo non erano una novità e già da tempo avevano portato l’intera famiglia a vivere in un costante stato d’ansia. Dopo l’arresto, l’uomo è stato condotto nel carcere di Poggioreale.

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Giornalista professionista, nato a Napoli il 28 luglio 1987, ho iniziato a scrivere di sport prima di passare, dal 2015, a occuparmi principalmente di cronaca. Laureato in Scienze della Comunicazione al Suor Orsola Benincasa, ho frequentato la scuola di giornalismo e, nel frattempo, collaborato con diverse testate. Dopo le esperienze a Sky Sport e Mediaset, sono passato a Retenews24 e poi a VocediNapoli.it. Dall'ottobre del 2019 collaboro con la redazione del Riformista.