Il carcere di Poggioreale a Napoli è quello più sovraffollato d’Europa. Il Garante dei detenuti della Campania Samuele Ciambriello rinnova l’allarme. E questa volta fa notare che a una sovrabbondanza di persone private della libertà non equivale un’apprezzabile equivalenza di spazi vitali. Utili alle più varie attività di rieducazione del detenuto.
“In questo luogo senza tempo che è il carcere, e in particolare Poggioreale, anche la riflessione sullo spazio fisico, in termini anche di edilizia, di spazi sensibili e significativi, di carenza di spazio vitale, di vuoti comunicativi e relazionali con la famiglia, di mancanza di igiene e dignità è utile e significativo. Spazi per praticare attività sportive, ricreative, scolastiche, formative e spazi verdi per colloqui più dignitosi e umani”, dice Ciambriello. “Finalmente anche il provveditore alle opere pubbliche della Campania, Giuseppe D’Addato ha dovuto ammettere che i 12 milioni di euro per la ristrutturazione ci sono. Ho denunciato tutto questo da quando sono garante campano dei detenuti, nel silenzio generale della politica locale, nazionale, di maggioranza ed opposizione”, ha dichiarato Ciambriello dopo l’uscita pubblica del Provveditore che annuncia a breve l’inizio di un progetto per ristrutturare il carcere napoletano.
Il Garante ha annunciato una fornitura di 300 ventilatori per i detenuti dell’istituto. “In un carcere militarizzato – ha spiegato – per certi versi paralizzato, l’esecuzione della pena carceraria ha l’effetto non trascurabile di incidere, seppure indirettamente, anche su quella rete di relazioni familiari e sociali che si snodano attorno al soggetto detenuto, sui suoi bisogni di tutela del diritto alla salute, alla qualità della vita detentiva,dentro celle di sei, otto,dieci persone, senza aria e senza igiene. Per questo grazie all’intervento dell’assessore regionale alle politiche sociali Lucia Fortini, ho potuto donare al carcere di Poggioreale 300 ventilatori. Un piccolo gesto dal valore non quantificabile. In ogni cella del carcere di Poggioreale arriva un po’ d’aria “.
Nella sua nota stampa il Garante ha anche commentato le ultime critiche al suo ruolo sollevate negli ultimi tempi: “Gli spazi carcerari e le condizioni detentive, la tutela dei diritti delle persone recluse, le attività educative e le iniziative volte al reinserimento sociale, le misure per l’esecuzione penale esterna e le strutture alternative al carcere, rappresentano il terreno di osservazione e di interventi dei garanti ad ogni livello. Inoltre il Garante svolge un ruolo importante di raccordo tra il ‘dentro’ e il ‘fuori’, stimolando i territori a farsi carico della popolazione detenuta e a riconoscere alla stessa pieno diritto di cittadinanza, mantenendo contatti con il volontariato, il terzo settore e con gli enti locali.”