Vanno bene le politiche green, ma non bisogna esagerare con l’idealismo radicale. Bisogna tutelare il mercato del cibo, i produttori e consumatori europei per non perdere di vista gli obiettivi ragionevoli dell’Europa in materia di agricoltura. È l’appello del think tank italiano Competere che ha redatto un documento con lo scopo di promuovere un’alimentazione sostenibile e il commercio globale. Un appello firmato da esponenti di diversi partiti dell’alveo parlamentare italiano, da Fratelli d’Italia al Partito Democratico, passando per Forza Italia, Stati Uniti d’Europa, Azione e il Südtiroler Volkspartei.

Le accuse alla Commissione Ue

Il succo è che il cambiamento climatico deve essere sì trattato nell’agenda della prossima Commissione europea. È un tema centrale. Ma non bisogna puntare il dito contro i pilastri del settore primario perché sarebbe controproducente. E la Commissione Ue è stata spesso – secondo il rapporto – guidata da “ideologismo, emotività e mancanza di pragmatismo”, con l’effetto di posizionarla su un punto di vista “utopico del mondo a discapito di un approccio olistico ai problemi”.

A essere colpite da estremizzazioni verso la sostenibilità ambientale sono soprattutto le piccole e medie imprese agricole, quelle più fragili, che faticherebbero a essere competitive in una giungla di nuove regole e restrizioni. Al punto di rischiare di fallire. Un processo che comporta la desertificazione delle campagne, la delocalizzazione delle aziende alimentari fuori dall’Europa, e quindi il fatto che i consumatori debbano andare a cercare le stesse materie prime all’esterno del mercato comune europeo. Con gli effetti di pagare di più o di dover scegliere prodotti di qualità inferiore, per il non rispetto dei parametri Ue.

Agricoltura, la prossima legislatura in Europa fondamentale

Il tema dell’agricoltura sarà fondamentale nella prossima legislatura europea. Lo è già stato negli scorsi mesi, con le proteste degli agricoltori in giro per l’Europa, con tanto di ‘assedio’ a colpi di blocchi di trattori nelle capitali del Vecchio Continente. A esserne convinta una delle firmatarie dell’appello del think tank Competere, Caterina Avanza, candidata della lista Azione – Siamo Europei per le elezioni europee dell’8-9 giugno nella circoscrizione nord occidentale. “Noi di Azione, vogliamo un’Europa alleata degli agricoltori, la transizione ambientale si farà con loro e non contro di loro. Se imponiamo regole che comportano la diminuzione della produzione la conseguenza è che importeremo di più da paesi extra Ue che hanno standard ambientali e di qualità meno ambiziosi di quelli europei: questo ha un impatto ambientale, sociale ed economico profondamente negativo, oltre ad esporre i nostri consumatori a rischi sanitari maggiori”. “Rafforzare la competitività delle aziende agricole europee è una priorità” ha concluso Avanza.

Per il think tank, ci sono alcune priorità da perseguire per uscire dai pericoli. Competere ha infatti stilato una lista suddivisa per tre aeree: agricoltura, imprese e salute. Dapprima, bisognerà cercare maggiori investimenti nel settore dell’agri-tech per migliorare la produttività delle colture in Europa, mitigando allo stesso tempo l’impatto dei cambiamenti climatici. Poi serve un supporto economico alle piccole e medie imprese del settore, alla ricerca di nuovi modelli di business per rimanere competitive: e un esempio potrebbe essere quello dell’agricoltura rigenerativa.

 

Redazione

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