La Procura di Genova sul disastro del 14 agosto 2018
Ponte Morandi, 59 richieste di rinvio a giudizio: “Immobilismo e consapevolezza del rischio”

La Procura di Genova ha inviato 59 richieste di rinvio a giudizio nell’ambito delle indagini sul crollo del Ponte Morandi di Genova. La tragedia il 14 agosto 2018. Morirono 43 persone nel crollo del viadotto. Oltre alle 59 richieste, 10 posizioni stralciate, tre indagati sono deceduti invece negli ultimi anni. Chiesto il giudizio anche per Aspi e Spea. L’udienza preliminare dovrebbe tenersi intorno a settembre.
L’inchiesta è stata coordinata dal Procuratore aggiunto Paolo D’Ovidio e dai pm Walter Cotugno e Massimo Terrile. Destinatari della richiesta anche manager ed ex vertici della società Autostrade e di Spea. Tra i 59 nomi anche l’ex ad di Atlantia Giovanni Castellucci, l’ex ad di Spea Antonino Galatà, i manager Paolo Berti e Michele Donferri Mitelli.
Le richieste, a quasi tre anni dalla tragedia, hanno attraversato due incidenti probatori, perizie, indagini. Le accuse, a vario titolo: omicidio colposo plurimo, attentato alla sicurezza dei trasporti e omicidio stradale, crollo doloso e omissione dolosa di dispositivi di sicurezza sul lavoro. Per gli inquirenti, come riporta l’Ansa, ci sarebbero stati “immobilismo” e “consapevolezza del rischio” per la sicurezza sul viadotto.
“Il momento emotivamente più critico è stato quello del 14 agosto 2018, quando ho ricevuto la notizia – ha detto all’Agi il procuratore aggiunto Paolo D’Ovidio che coordina l’inchiesta sul crollo del Ponte Morandi – C’è massima soddisfazione, con la consapevolezza che i miei colleghi hanno fatto un lavoro straordinario”. Tra le posizioni stralciate quelle di Roberto Acerbis, Vittorio Barbieri, Galliano Di Marco, Giovanni Dionisi, Carlo Guagni, Giorgio Peroni, Luigi Pierbon, Alessandro Pirzio Birolli, Giorgio Ruffini, Alessandro Severoni. Tre i nomi invece espuntati, per decesso nel corso delle indagini: quello di Luigi Forti, Celso Gambera e Graziano Baldini.
La società Spea è stata da due anni esautorata e i controlli delle infrastrutture affidati a società esterne di ingegneria. Potenziati i sistemi di controllo e prevenzione. Il traffico ha riaperto dalla serata del 4 agosto 2020. Il nuovo viadotto, progettato da Renzo Piano, è stato intitolato a San Giorgio. La gestione della struttura è stata restituita dal sindaco e commissario straordinario Enrico Bucci ad Autostrade per l’Italia Spa (Aspi).
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