La ripartenza dell’Italia, ma anche delle altre economie europee, passa attraverso un percorso stretto che da un lato impone di tenere sotto controllo l’inflazione, dall’altro rende molto pericoloso l’aumento dei tassi di interesse voluto dalla BCE a questo scopo”. Questo è quanto si legge nel documento finale approvato dal consiglio nazionale di Forza Italia, al termine delle manifestazione “Una grande storia, un futuro di libertà”.

“Una scelta sbagliata, perché l’inflazione questa volta nasce da ragioni esterne al ciclo economico, anzi da una situazione quasi da economia di guerra, e quindi i tradizionali mezzi di controllo della massa monetaria non si stanno dimostrando efficaci. Al contrario la stretta creditizia toglie fiato a famiglie e imprese, scoraggia investimenti e consumi, allontana la ripresa e finisce addirittura per paradosso con il diventare essa stessa causa di aumento dei prezzi” continua il documento”.

Per la stessa ragione non si può colpevolizzare o penalizzare il settore bancario, che però deve essere chiamato a compiere la sua parte con più iniziativa per concorrere allo sforzo complessivo. Uno sforzo che richiede un paese più moderno, più ricco di infrastrutture: l’impegno per il ponte sullo Stretto di Messina è fondamentale e porta a compimento un progetto pensato e voluto dai governi Berlusconi ed è per questo che a lui deve essere dedicato”.

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