Napoli Est vive nella paura
Ponticelli è una polveriera, esplodono un’autobomba e un ordigno nel quartiere ostaggio dei clan
Due bombe, esplose nella stessa notte a Ponticelli. È una polveriera il quartiere di Napoli Est dove solo tre giorni fa si è consumato un brutale duplice omicidio. La faida di Camorra, che già nell’estate scorsa fece morti e attentati, è sempre più pericolosa. Il Mattino scrive che a contribuire a scatenare le violenze degli ultimi tempi sia stata anche la scarcerazione del boss Francesco De Martino.
Prima, la scorsa notte, l’esplosione in via Virginia Woolf. Un’autobomba esplosa all’interno di una Jeep Renegade che ha preso fuoco e danneggiato altre automobili parcheggiate. La deflagrazione nei pressi delle abitazioni di diversi pregiudicati considerati vicini a organizzazioni criminali. Forse un avvertimento. Circa un’ora dopo sono stati i residenti di via Volpicella ad avere paura: un secondo ordigno, una bomba carta di fabbricazione artigianale è stata lanciata da un veicolo in corsa verso due automobili parcheggiate. Le vetture, dopo i controlli della polizia, sono risultate di proprietà di due pregiudicati.
Non è chiaro se i due fatti siano collegati, non è dimostrato che sia stato lo stesso gruppo a fare esplodere le due bombe. È certo solo che Ponticelli è una polveriera, luogo della paura a Napoli, già teatro della guerra di camorra che contrappone i gruppi De Luca-Bossa-Minichini e i De Micco-De Martino e ora scenario di tensioni sanguinose anche all’interno dei clan stessi. È faida.
Il raid brutale dello scorso 20 luglio ha ucciso a colpi di arma da fuoco due persone: Carlo Esposito, 29enne, e Antimo Imperatore, 55enne. Secondo gli inquirenti era il primo l’obiettivo dell’agguato, il secondo era un operaio tuttofare colpevole di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato. Stava montando una zanzariera in un’abitazione popolare occupata da Esposito e già abitata in passato da Giovanni Palumbo detto “il piccione”, arrestato qualche mese fa con il capoclan Marco De Micco.
Antonio Pipolo, 27 anni, si è costituito dicendosi parte del commando, confermando che l’operaio è stato colpito per errore. La pista è quella di un regolamento di conti interno al clan De Micco-De Martino. Forse una scissione incorso sulla quale indaga la Direzione Distrettuale Antimafia. A scatenarla probabilmente la scarcerazione di Francesco De Martino, detto XX, scarcerato dopo l’arresto dello scorso gennaio per scontare un residuo di pena. Secondo gli investigatori avrebbe dovuto gestire il suo gruppo e il clan De Micco dopo le ondate di arresti degli anni scorsi.
“Bombe nella notte a Ponticelli. Area Est di Napoli. A poche ore da un duplice omicidio di camorra. La questione criminale è questione nazionale. Le forze democratiche e progressiste mettano al centro del loro programma elettorale la lotta alla criminalità organizzata”, il tweet del giornalista e senatore Sandro Ruotolo.
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