Alla fine hanno trovato qualcosa da portare via: una macchinetta del caffè e una friggitrice ad aria. Ma decisamente delusi i ladri, in un italiano zoppicante, hanno lasciato un biglietto di scuse per essersi introdotti in una casa di nel comune di Chions (Pordenone). Amareggiati dalla mancanza di oggetti di valore hanno scritto: “Scuza, ma senca soldi e dobiamo mangiare ma vedo che ance tu non hai niente. Pazzienza”. Un messaggio sgrammaticato per depistare le indagini oppure perché effettivamente scritto da persone straniere.

Un iter sempre uguale quello dei furti nelle abitazioni durante i periodi di vacanza. I malviventi hanno aspettato che la famiglia partisse per le ferie per poi intrufolarsi in casa scassinando la porta di ingresso oppure rompendo i vetri di alcune finestre facilmente raggiungibili e senza inferriate. Un biglietto, quello lasciato dai ladri, che resterà sicuramente impresso nella mente di chi ha subito il furto e che nell’immaginario di molti potrebbe scaturire anche dell’ironia e delle risate, ma che sulla pelle dei proprietari probabilmente fa provare rabbia, paura e sconforto.

 

 

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