I nomi nelle liste
Le porte girevoli con la politica, tutti i candidati giornalisti che lasciano tv e media e corrono alle elezioni europee
Giornalismo e politica. Politica e giornalismo. Il collegamento tra questi due mondi è sempre stato forte, mentre il confine tra essi è molto labile. Le porte girevoli ci sono sempre state e anche le elezioni europee 2024 non fanno eccezione: sono infatti diversi i giornalisti candidati che corrono per il voto dell’8-9 giugno in Italia, soprattutto nelle liste del centrosinistra. Per provare a conquistare un seggio all’Europarlamento lasceranno giornali, tv e radio, anche se alcuni ormai sono solo opinionisti.
Elezioni europee, tutti i giornalisti candidati
Nella lista Pace, Terra, Dignità c’è in primis Michele Santoro, il suo promotore, ma anche il vignettista Vauro Senesi, Raniero La Valle (già direttore negli anni Sessanta dell’Avvenire d’Italia), poi anche lo storico e giornalista Angelo D’Orsi, Fiammetta Cucurnia (ex firma di Repubblica) e anche Dario Dongo, sia avvocato che giornalista.
Nel Partito Democratico spazio, anche come capolista al Sud, per la nota giornalista tv Lucia Annunziata, poi anche l’ex direttore di Avvenire Marco Tarquinio, Sandro Ruotolo, Teresa Bartoli e Lidia Tilotta. In Alleanza Verdi e Sinistra presenti il giornalista freelance Andrea Cegne, Jessica Cugini e Francesca Caprini.
Nella lista Stati Uniti d’Europa ci sarà Eric Jozsef, corrispondente di Libération, poi anche Alessandro Cecchi Paone e Marco Taradash. In quella di Azione – Siamo Europei a correre per le europee ci sarà la giornalista ucraina Nataliya Kudryk e l’ex direttore Luigi Casciello.
Libertà, la lista di Cateno De Luca, ha candidato il giornalista indipendente Francesco Amodeo, mentre invece per il Movimento 5 Stelle corre Gaetano Pedullà, che per essere inserito tra i candidati ha lasciato la direzione de La Notizia.
Meno spazio per i professionisti dei media nelle liste del centrodestra. In Fratelli d’Italia, infatti, ci sono alcuni candidati che hanno avuto esperienze giornalistiche, ma non come vera e propria professione. Nella Lega c’è il giornalista campano Luigi Barone, mentre in Forza Italia-Noi Moderati c’è la freelance Laura D’Incalci.
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