Il cambio rotta
Portogallo, addio pensioni d’oro: il paradiso fiscale chiude le porte agli italiani. E l’Albania torna di moda
L’incentivo aveva attratto un gran numero di neo-pensionati con un impatto negativo sul mercato degli affitti e sull’aumento del valore degli immobili. Da qui la decisione del primo ministro portoghese Antonio Costa di rimuovere ogni vantaggio sulla tassazione

Il desiderio di una pensione d’oro, al sole del Portogallo e lontano dalle tasse italiane, si allontana per una buona fetta della futura generazione a riposo. Il primo ministro portoghese Antonio Costa ha deciso che a partire da gennaio 2024, lo Stato non offrirà più un paradiso fiscale per i pensionati europei. La misura colpirà anche molti italiani, più o meno noti. Costa ha affermato che mantenere l’esenzione fiscale sarebbe ingiusto e potrebbe contribuire ad aumentare i prezzi immobiliari. Tuttavia, ha precisato che il dispositivo non sarà retroattivo per coloro che hanno già lo status di “residente non abituale” (che richiede di vivere almeno sei mesi all’anno nel Paese).
Il tutto era stata anticipato già nel 2020, quando il governo aveva iniziato a ridurre i benefici fiscali per attrarre capitali stranieri. Venne introdotta un’imposta del 20% per professionisti e nomadi digitali e del 10% per i pensionati, per un periodo di dieci anni. Una tassazione che rimane comunque inferiore a quella di molti Paesi europei, e che ha portato ad un flusso continuo di espatriati, soprattutto italiani e francesi, in Portogallo. Secondo i dati Inps, oltre 3.500 italiani in pensione si sono trasferiti a Lisbona, Porto o nell’Algarve.
L’incentivo naturalmente ha attratto un gran numero di neo-pensionati con un impatto negativo sul mercato degli affitti (+11%) e sull’aumento del valore degli immobili. Tra il 2012 e il 2021, i prezzi delle abitazioni sono saliti del 78% in Portogallo, rispetto al 35% medio dell’Unione Europea, così come stimato dal Corriere della Sera.
Il regime di “non doppia imposizione fiscale” tra Portogallo e Italia è stato sottoscritto nel 1976, consentendo ai pensionati espatriati di pagare le tasse solo in Portogallo. Ora la nuova decisione del governo metterà fine all’ agevolazione fiscale, spingendo coloro che avevano scelto lo Stato lusitano come destinazione per la loro pensione d’oro a guardare un’altra meta. E l’Albania – dopo un’estate da protagonista – potrebbe tornare al centro della scena.
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