“Possibili nuove varianti, settimane critiche per i non vaccinati”, l’appello dell’Oms a non abbassare la guardia

Ci sono dati che fanno ben sperare, come quelli degli ultimi giorni che vedono la quarta ondata in rallentamento in Italia. Curve che quantomeno decelerano, si appiattiscono se non scendono. Segnali incoraggianti anche dal Regno Unito – di solito di qualche tempo in anticipo sulle tendenze che poi si registrano in Italia, se non identiche comunque simili. È comunque troppo presto per abbassare la guardia: “Questa pandemia non è affatto finita e, con l’incredibile crescita di Omicron a livello globale, è probabile che emergano nuove varianti“.

L’appello lo ha lanciato il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus nel briefing sul covid da Ginevra. E sono due gli obiettivi principali dell’intervento di Ghebreyesus: la narrazione della variante Omicron “meno grave” e il rischio che le prossime settimane correranno i Paesi con bassi tassi di vaccinazione. “Omicron può essere in media meno grave, ma la narrativa che si tratti di una malattia lieve è fuorviante, danneggia la risposta generale” alla pandemia “e costa più vite”, ha riconosciuto.  “In alcuni paesi, i casi di Covid sembrano aver raggiunto il picco, il che fa sperare che il peggio di quest’ultima ondata sia finito, ma nessun paese è ancora fuori dai guai”.

Per il numero 1 dell’Oms il virus “sta circolando troppo intensamente” e rischia di colpire le “molte persone ancora vulnerabili” mentre Omicron “sta provocando ricoveri e decessi e anche i casi meno gravi stanno inondando le strutture sanitarie”. Per i paesi con pochi vaccinati “le prossime settimane saranno critiche”.

Non era mancato, anche in Italia, chi nei giorni scorsi aveva paventato il raggiungimento di un picco in anticipo sulle previsioni che lo paventavano a fine gennaio. Il responsabile per il covid all’Oms David Nabarro oggi aveva detto che a guardare i dati del Regno Unito “sembra che ci sia la luce alla fine del tunnel” e che “è possibile immaginare che la fine della pandemia non sia troppo lontana” seppure lungo un percorso “accidentato”. In UK i contagi stanno scendendo come i ricoveri in ospedale. I nuovi positivi sono crollati di oltre il 40% in una settimana (ieri 84mila).

Londra lavora ormai da settimane, e a maggior ragione in questi giorni, su una nuova fase di convivenza con il virus. Si parla sempre più spesso di endemia. Potrebbe essere abolito il Green Pass (valido solo per discoteche e grandi eventi) e sospesa la raccomandazione a lavorare da casa. Resterebbero invece le mascherine nei negozi e sui mezzi pubblici. Sulla stessa strada del Regno Unito anche Portogallo e Spagna. L’opinione pubblica inglese sembra sposare la linea – nonostante gli scandali che stanno continuamente colpendo Downing Street e il premier Boris Johnson.

Anche se si vede la luce in fondo al tunnel è ancora troppo presto comunque, ha ricordato il direttore dell’Oms, per pensare di essere fuori dalla pandemia. Il covid potrebbe restare anche per sempre in circolo, come dichiarato da Robert Wachter, del dipartimento di Medicina dell’Università della California, in un’intervista a Il Corriere della Sera: “Probabilmente la fase più acuta [dell’emergenza potrebbe finire]. Ma non vuol dire che il Covid scomparirà per sempre. Anzi penso il contrario. Dobbiamo abituarci all’idea di convivere con questo virus, probabilmente per sempre”.