Si chiamava Alessio Ghersi ed era un pilota delle Frecce Tricolori. È morto a 34 anni, carbonizzato, nell’incidente con un velivolo ultraleggero precipitato sul Monte Musi, nell’alta Val Torre, nel comune di Lusevera. Era padre e compagno, aveva due figli piccoli. Con lui, nel velivolo c’era, un’altra vittima, un parente, si chiamava Sante Ciaccia. Ancora da chiarire le cause del tragico incidente.

Ghersi è stato identificato ieri in serata. Pony 5 faceva parte della Pattuglia acrobatica Nazionale, era originario di Domodossola. Ricopriva attualmente la posizione di 2° Gregario destro delle Frecce. Era entrato nell’Aeronautica nel 2007 con il Corso Ibis V dell’Accademia Aeronautica. Dopo le scuole di volo era stato assegnato al 4° Stormo di Grosseto, dove aveva conseguito la qualifica di pilota combat ready sul velivolo Eurofighter, svolgendo attività di difesa aerea sia in ambito nazionale sia in missioni Nato.

Ghersi doveva prendere tra poco tempo parte alla stagione acrobatica con la Pattuglia Nazionale: sarebbe stata la sua quinta. Era decollato per un breve volo turistico con un Pioneer 300 della Alpi Aviation intorno alle 18:00 da Campoformido, dove si trova un’aviosuperficie. L’allarme è scattato una mezz’ora dopo, lanciato da due escursionisti che hanno visto il velivolo perdere quota e incendiarsi su un’area boschiva. A intervenire i Vigili del Fuoco di Udine e l’elicottero dei Vvff partito a Venezia e l’elisoccorso regionale. I sanitari non hanno potuto fare niente. I due corpi erano sfigurati all’interno del velivolo carbonizzato rinvenuto nel Plan de Tapou, un’area impervia e coperta da vegetazione a poco più di 800 metri di altitudine, raggiungibile soltanto a piedi. Qualche ora dopo il riconoscimento.

Per portare i soccorsi era stato allestito un campo base a Vedronza, smantellato subito dopo il ritrovamento. A riportare a valle i resti delle vittime hanno provveduto gli uomini del soccorso alpino e i vigili del fuoco mentre i carabinieri raccoglievano le testimonianze. I rottami dell’ultraleggero sono stati sequestrati, dalla loro analisi si potrebbe risalire alle cause dell’incidente.

“Il Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, generale di squadra aerea Luca Goretti, a nome di tutta la Forza Armata, si stringe alla moglie e ai loro due bimbi in questo momento di profondo dolore”, il cordoglio espresso dall’Aeronautica Militare in un comunicato. Annullato, per il cordoglio, il tradizionale evento di conclusione del periodo di addestramento della formazione in vista dell’avvio della stagione acrobatica, in programma il prossimo 1° maggio sulla base aerea di Rivolto.

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