Il concorso letterario
Premio Strega 2022, i 12 libri finalisti: “Edizione nel segno dei personaggi femminili e della pandemia”
Resi noti i 12 libri finalisti del Premio Strega che concorreranno all’edizione 2022 del più prestigioso premio letterario italiano. Da questi titoli scelti dal Comitato direttivo verrà poi tratta la cinquina finale. L’edizione di quest’anno è la 76esima. A giugno gli autori candidati e finalisti alla 76esima edizione del Premio Strega saranno ospiti di festival e manifestazioni culturali in tutta Italia.
La lista dei dodici candidati: Alessandra Carati con E poi saremo salvi (Mondadori) presentato da Andrea Vitali; Alessandro Bertante con Mordi e fuggi (Baldini e Castoldi) presentato da Luca Doninelli; Claudio Piersanti con Quel Maledetto Vronskij (Rizzoli) presentato da Renata Colorni; Daniela Ranieri con Stradario aggiornato di tutti i miei baci (Ponte alle grazie) presentato da Loredana Lipperini; Davide Orecchio con Storia aperta (Bompiani) presentato da Martina Testa e Claudio Piersanti; Fabio Bacà Nova (Adelphi) presentato da Diego De Silva; Jana Karsaiova Divorzio di velluto (Feltrinelli) presentato da Gad Lerner; Marco Amerighi con Randagi (Bollati Boringhieri) presentato da Silvia Ballestra; Marino Magliani con Il cannocchiale del tenente Dumont (L’Orma) presentato da Giuseppe Conte; Mario Desiati con Spatriati (Einaudi) presentato da Alessandro Piperno; Veronica Galletta con Nina sull’argine (Minimum Fax) presentato da Gianluca Lioni; Veronica Raimo con Niente di vero (Einaudi) presentato da Domenico Procacci e Daniela Ranieri.
La proclamazione della cinquina finale si terrà l’8 giugno a Benevento, al Teatro Romano, alla presenza dei dodici candidati e del pubblico, mentre l’elezione del vincitore si svolgerà giovedì 7 luglio al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia.
“Le 74 opere di narrativa proposte quest’anno al Premio Strega sono state scritte o completate nei due anni di pandemia, nell’isolamento forzato e nella solitudine”, ha spiegato Melania Mazzucco, presidente del Comitato direttivo del premio. “In molti dei romanzi candidati, i personaggi femminili – siano di finzione o di auto-finzione – disegnano una nuova geografia umana. Donne non convenzionali, estranee agli stereotipi di genere. Bambine e ragazze anomale e diverse, amiche coraggiose, mogli divorziate, madri single, madri scriteriate, ossessivamente dedite ai figli o alla propria felicità, donne non madri per desiderio di indipendenza, che fanno i conti con la loro vocazione alla libertà e alla scrittura, e con l’esercizio di professioni altamente specializzate cui fino a pochi anni fa era loro vietato l’accesso. Voci graffianti e ironiche, saggiamente malinconiche o debordanti intelligenza, che testimoniano una svolta – ci auguriamo irreversibile – nella nostra società e nella nostra letteratura”.
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