Votazioni aperte per le primarie del centrosinistra. Per scegliere il candidato della coalizione e dare il via libera alla campagna elettorale. In lizza ci sono sette candidati: Roberto Gualtieri, Imma Battaglia, Cristina Grancio, Paolo Ciani, Giovanni Caudo, Stefano Fassina e Tobia Zevi. E’ possibile votare on line fino alle 21. Il Riformista ha stilato un identikit per ogni candidato. Dalle passioni ai programmi, passando per le curiosità e le idee ecco il vademecum per scegliere al meglio.
PRIMI 20 SEGGI SCRUTINATI SU 187
Gualtieri 2646 61,6%
Caudo 615 14,3%
Battaglia 327 7,6%
Ciani 318 7,4%
Fassina 232 5,4%
Zevi 113 2,6%
Grancio 41 1%
L’IDENTIKIT DEI CANDIDATI
Roberto Gualtieri: i pronostici dicono che sia lui a vincere. Senza partita, o quasi. Per l’ex ministro dell’Economia, europeista convinto, l’esperienza nell’esecutivo è arrivata con il Conte bis. Tifosissimo della Roma, che sembra un dettaglio ma a Roma non lo è, e professore ordinario di Storia Contemporanea all’Università La Sapienza. Dopo una partenza un po’ fredda la competizione elettorale lo sta facendo sciogliere sempre più. Già eurodeputato nel 2009 e nel 2019. Oltre alla politica ama lo sport, la musica (suona benissimo la chitarra) e se gli si chiede una qualità risponde sicuro: “Concreto”.
Tobia Zevi: un ragazzo di 38 anni con tante idee. Tanti progetti e un sogno: diventare sindaco di Roma. Il motivo? Ama visceralmente la città. La vive a pieno ed è responsabile del Programma sulle Global Cities presso l’Istituto di Studi di Politica Internazionale (ISPI). Non ditegli che è troppo giovane per fare il sindaco: è una delle cose che più lo manda in tilt. Nel suo programma c’è la trasformazione Green della Capitale, lo sviluppo dei trasporti e il rilancio di economia e commercio: per questo promette che la sua sfida è quella di aumentare del 20% in tre anni il Pil di Roma. Tra i progetti portati avanti per la città la creazione di un osservatorio “Roma, puoi dirlo forte!” in cui metteva a disposizione fondi e risorse per i progetti (specialmente legati alla scuola) più interessanti. Attivo, brillante e smart.
Giovanni Caudo: già assessore all’Urbanistica con Ignazio Marino e attualmente minisindaco del 3 municipio. Da assessore si è occupato del progetto, mai partito, dello stadio della Roma. Oggi, da candidato sindaco critica ogni giorno l’operato della sindaca Raggi. Al centro del suo progetto la trasformazione urbanistica della città, per farla uscire dal passato e rilanciarla nel futuro. E un obiettivo chiave: portare la differenziata al top in Italia e trasformare i rifiuti da peso a risorsa.
Imma Battaglia: Candidata di “Liberare Roma“, a capo del movimento Lgbt è la candidata più radicale e vicina alla sinistra. Già presidente del circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, promotrice del Roma World Pride del 2000 e del Gay Village nel 2009, la Battaglia si è sempre contraddistinta sul campo dei diritti degli omosessuali. Il suo sogno? Una Capitale senza diseguaglianze dove i diritti sono davvero tutti.
Paolo Ciani: cattolico convinto, 51 anni, laureato in storia dell’Arte, è cresciuto nella comunità di Sant’Egidio alla quale è iscritto da quando aveva 14 anni. In passato è stato Segretario della Consulta Diocesana delle Aggregazioni Laicali e delle Confraternite per la Diocesi di Roma. Crede fortemente nel volontariato e si batte per una Roma sociale. Altri temi chiave della sua campagna: verde, lavoro, decoro e la soluzione definitiva dell’emergenza casa.
Stefano Fassina: assieme a Imma Battaglia si contende lo scettro della vicinanza con la sinistra più radicale. Ex Pci e sempre in prima linea sul sociale e sul lavoro. Sta seguendo con una costanza mai vista tutto il caso Multiservizi e Roma Metropolitane. Due vertenze cruciali per centinaia di famiglie. Adora lo sport (tennis e baseball su tutti) è laureato alla Bocconi ed è un super esperto di economia: nel 1996 è consigliere economico del Ministro dell’Economia Visco nel Governo Prodi I e quattro anni va al Fondo monetario internazionale, dove rimane fino al 2005. Viceministro all’economia con Letta.
Cristina Grancio: è candidata del Partito socialista italiano. Dopo lo strappo con la Raggi e l’uscita dal M5S ha scelto il PSI riportando, dopo quasi 30 anni, il garofano rosso in Campidoglio. Architetta e funzionaria dell’Ater, ama le serie Tv e le commedie americane. La sua passione? Pizza e mortadella. Sta facendo un grande lavoro per portare avanti le battaglie in Campidoglio, in particolare su temi chiave come Rifiuti e Lavoro. Simpaticissima e sempre sorridente è la donna giusta al posto giusto.
IL TWEET DI ENRICO LETTA
«Oggi buon voto ai cittadini di Bologna e Roma che scelgono la partecipazione e le primarie. E un grande grazie ai tanti volontari che stanno rendendo possibile questa bella giornata di democrazia». Lo ha scritto su Twitter il segretario del Pd, Enrico Letta.
GUALTIERI: GIORNATA UNICA
«Vedremo chi vincerà, sono primarie – ha aggiunto Gualtieri -. Noi lo facciamo, ci sottoponiamo al voto, si vota per il candidato sindaco, per i presidenti di municipio quindi siamo gli unici che le fanno e ne siamo fieri e orgogliosi. Siamo diversi dagli altri perchè facciamo le primarie e chiamiamo i cittadini a partecipare. Non ci sono soglie, la soglia è più partecipazione possibile per decidere insieme e ricominciare a fare politica nelle strade e nelle piazze di Roma dopo tanti mesi in cui non abbiamo potuto farlo».
MORASSUT: PRIMARIE SIGNIFICANO DEMOCRAZIA
«Le primarie sono sempre in momento di partecipazione di grande importanza per la democrazia. Decine di migliaia di persone scelgono candidati e programmi. A Roma il centrosinistra con centinaia di volontari ai gazebo e con nuove modalità di partecipazione in rete si appresta a scegliere il suo candidato». Lo afferma in una nota il deputato del Pd, Roberto Morassut. «La destra – aggiunge – ha deciso dopo infinite mediazioni e liti tra segreterie di partito arrivando a designare non un candidato ma un trio male assortito. Questa è la differenza. Ed è già una idea di un modo diverso di concepire la politica è il governo futuro della città».
LETTA AL VOTO A TESTACCIO
Il segretario del Pd Enrico Letta ha votato per le primarie del centrosinistra per la scelta del candidato sindaco al seggio di piazza Santa Maria Liberatrice a Testaccio. «Oggi è veramente una grande festa di democrazia e partecipazione. Abbiamo dati di grande affluenza. Vedo molta partecipazione sia a Roma che a Bologna e per noi questo è un grande stimolo. Il popolo democratico e progressista c’è e partecipa alla scelta dei nostri candidati sindaci», ha commentato il segretario. A Roma il candidato del Pd, dato per favorito nella corsa interna alla coalizione, è l’ex ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri.