Era lo stesso ex Presidente a preannunciare la notizia sui social network
Nuova incriminazione a Donald Trump per aver tentato di ribaltare l’esito delle elezioni 2020

Secondo quanto riferisce la Cnn, Donald Trump è stato incriminato da un gran giurì federale nell’ambito dell’indagine del consulente speciale Jack Smith sui tentativi di rovesciare l’esito delle elezioni del 2020 prima dell’attacco al Campidoglio del 6 gennaio 2021.
L’ex presidente è stato incriminato per quattro capi d’accusa, tra cui cospirazione per frodare gli Stati Uniti e cospirazione per ostacolare un procedimento ufficiale. È la terza volta che Trump viene incriminato penalmente. A giugno Smith aveva accusato Trump nell’ambito dell’inchiesta sui documenti riservati e a marzo un gran giurì di Manhattan aveva accusato l’ex presidente di frode commerciale. Trump, che si candida alla presidenza nel 2024, si è dichiarato non colpevole in entrambi i casi.
Secondo quanto riferisce il New York Times, l’accusa a Trump riguarda tre complotti: uno per frodare gli Stati Uniti, un secondo per ostacolare un procedimento governativo ufficiale (lo spoglio elettorale) e un terzo per privare le persone dei diritti civili (elettorali) previsti dalla legge federale o dalla Costituzione.
“Ognuno di questi complotti – che si basavano sulla diffusa sfiducia che l’imputato stava creando attraverso bugie pervasive e destabilizzanti sui brogli elettorali – ha preso di mira una funzione fondamentale del governo federale degli Stati Uniti: il processo nazionale di raccolta, conteggio e certificazione dei risultati delle elezioni presidenziali”, si legge nell’atto di accusa.
L’accusa afferma che Trump aveva sei complici, ma non ne fa i nomi.
Le accuse rappresentano un momento straordinario nella storia degli Stati Uniti: un ex presidente, nel bel mezzo di una campagna per tornare alla Casa Bianca, viene accusato di aver tentato di usare le leve del potere governativo per sovvertire la democrazia e rimanere in carica contro la volontà degli elettori.
L’incriminazione è arrivata più di due anni e mezzo dopo che una folla pro-Trump – incitata da discorsi incendiari di Trump e dei suoi alleati – ha preso d’assalto il Campidoglio il 6 gennaio 2021, nel peggior attacco alla sede del Congresso dalla guerra del 1812.
L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump intorno alle ore 22.30 di martedì aveva dichiarato che era’ imminente una nuova incriminazione da parte del consigliere speciale Jack Smith. “Ho sentito che lo squilibrato Jack Smith, per interferire con le elezioni presidenziali del 2024, pubblichera’ un’altra falsa incriminazione del vostro presidente preferito, me, alle 17 (le 23 italiane)”, ha scritto Trump in un post sulla sua piattaforma Truth Social.
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