Giustizia
Procura di Milano, è rivolta dei sostituti contro Francesco Greco
Ecco perché oggi, forse sentendosi appoggiati dalla giurisprudenza del Csm, i sostituti milanesi non accettano di dover consultare preventivamente almeno un aggiunto prima di fare iscrizioni nel registro degli indagati, prima di compiere atti investigativi, disporre intercettazioni, dare l’ok a un patteggiamento. Regole normali in tutti gli altri paesi dell’occidente dove l’ufficio della pubblica accusa è addirittura a gerarchia unitaria a livello nazionale e fa riferimento al ministro di giustizia o vertice equivalente, che coordina le indagini sull’intero territorio. Ma i pubblici ministeri italiani non solo godono del privilegio di appartenere alla stessa carriera dei giudici, ma fruiscono anche di un ampio regime di indipendenza proprio anche all’interno dell’ufficio cui appartengono, che solo formalmente ha una struttura gerarchica.
Nei fatti, la potenza di un forte sindacato con le sue correnti, le regole fissate dal Csm anche in barba alle leggi del parlamento, unite al consenso di un’opinione pubblica sempre più aizzata da una stampa complice, hanno di fatto sempre più personalizzato la figura del singolo pubblico ministero. Che è sempre in una botte di ferro, anche rispetto al capo dell’ufficio. Cui si può tranquillamente ribellarsi, come accaduto a Milano.
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