Fu trovato morto la mattina del 29 giugno 2020 in un cantiere edile di Crema. Secondo la Procura Mauro Pamiro, 44enne musicista e professore di informatica in un istituto superiore della città, si era suicidato. Ma a distanza di più di un anno e mezzo da quel giorno verranno eseguiti nuovi accertamenti.

Infatti il giudice per le indagini preliminari, Giulia Masci, non ha archiviato l’indagine aperta nei confronti della moglie della vittima, Debora Stella, unica indagata con l’ipotesi di omicidio. Ma ha dato alla Procura sei mesi di tempo per approfondire gli esami che potrebbero far luce sulle circostanze, mai del tutto chiarite, che hanno portato alla morte del docente.

La vicenda

Stando alla ricostruzione dei fatti, Pamiro era uscito scalzo e senza cellulare dalla sua abitazione alle 2 di notte, per poi essere ritrovato il mattino dopo dagli operai arrivati sul cantiere, ormai senza vita. Secondo la Procura, e in base alle indagini della Polizia, il prof si era suicidato, lanciandosi dal tetto della palazzina in costruzione. 

Un’ipotesi alla quale i genitori del 44enne, papà Franco e mamma Marisa, non hanno mai creduto.

Le nuove indagini

Il gip ha richiesto di acquisire il video che la Squadra mobile di Cremona girò la mattina nell’abitazione, quando gli investigatori si presentarono dalla moglie, descritta in stato confusionale, tanto da confessare l’omicidio, per poi ritrattare. Prima di essere ricoverata in psichiatria, sottoposta a trattamento sanitario obbligatorio, la donna aveva raccontato di essere stata stuprata dal marito e di essersi quindi difesa colpendolo con una bastonata in testa. 

Secondo il Gip “alla luce delle spontanee dichiarazioni rese nell’immediatezza del rinvenimento del cadavere del marito – si legge nel provvedimento – e al fine di valutare compiutamente lo stato psichico dell’indagata definita più volte dagli operanti come instabile e con comportamenti denotanti una problematica psichiatrica appare opportuno acquisire il video registrato dalla Squadra Mobile di Cremona nell’abitazione del docente“.

Oltre al video, nuove verifiche sono state chieste anche sul frammento di una tegola ritrovata accanto al corpo della vittima per escludere, o meno, che qualcuno l’abbia usata per colpire il professore.

Verranno inoltre esaminati i tabulati telefonici dell’utenza fissa e del telefonino usato dalla moglie di Pamiro, oltre alla villetta e all’auto della coppia, utilizzando il luminol.

Roberta Davi

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