Da scongiurare il ritorno alla DAD
Prof verso l’obbligo vaccinale, il piano in due fasi del governo: ma Salvini resta contrario

Obbligo vaccinale per insegnanti e personale scolastico? Il pressing per andare in questa direzione si fa col passare delle ore sempre più intenso. Alle 15 di oggi è previsto un vertice, alla presenza dei sindacati e del presidente dell’Associazione nazionale dei presidi, Antonello Giannelli, col ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi in vista della riapertura prevista a settembre.
Al momento, come sottolineato lunedì dal ministro della Salute Roberto Speranza nel corso della trasmissione ‘Controcorrente’ su Rete4, “stiamo valutando e nessuna ipotesi è esclusa, ci impegneremo, perché la scuola è una priorità“. “Non va dimenticato – ha aggiunto il ministro – che la risposta degli italiani è stata buona. Consumiamo tutti i vaccini a disposizione e facciamo oltre 500mila vaccinazioni al giorno. La risposta delle persone è stata all’altezza delle aspettative”.
Le posizioni sono ormai note: il sindacato dei dirigenti si è detto favorevole all’obbligo, ma il Ministero dovrà chiarire come coprire le eventuali cattedre scoperte dai prof “no vax”, chiedendo dunque all’esecutivo scelte chiare prima di firmare un eventuale protocollo d’intesa per il rientro a scuola.
Una delle ipotesi in ballo è quella di una divisione in due fasi: nella prima vi sarebbe una forte ‘raccomandazione’ da parte del governo a favore della campagna vaccinale del personale scolastico. Se a metà agosto la richiesta di prenotazioni non decollasse, a quel punto scatterebbe l’obbligo, con tempo fino al 12 settembre per adeguarsi.
Attualmente, con dati a venerdì scorso, l’84,8% del personale scolastico ha ricevuto almeno una dose, mentre il 78,8% ha completato il ciclo: numeri ormai stabili da tempo, segno che la campagna vaccinale si è di fatto fermata.
Ma il governo Draghi, e in particolari i ministri Bianchi e Speranza, devono fare i conti anche con la spaccatura all’interno della maggioranza. La Lega si è già detta contraria a qualsiasi ipotesi di obbligo vaccinale: “Il vaccino deve essere una libera scelta per tutti, soprattutto per i ragazzi”, ha detto in più occasioni Matteo Salvini. Ma il Carroccio su questo tema è di fatto isolato in maggioranza, dato che sia Partito Democratico che Forza Italia si sono espressa a favore della misura: spetterà probabilmente al premier Mario Draghi ‘convincere’ Salvini.
Obiettivo finale della campagna vaccinale sul fronte scuola resta dunque quello di “portare in presenza tutti: non possiamo permetterci un altro anno come quello che abbiamo passato“, ha rimarcato anche il generale Francesco Paolo Figliuolo, commissario all’emergenza Covid, ospite ieri a Torino, dove la Regione Piemonte gli ha illustrato il proprio piano Scuola Sicura
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