Uno studente di 17 anni ha accoltellato alla spalle la sua professoressa prima di entrare in classe. E’ quanto successo in mattinata all’ingresso dell’istituto professionale Enaip di Varese. Il minore è stato arrestato dalla polizia con l’accusa di lesioni mentre la docente 57enne è stata portata al pronto soccorso dell’ospedale Circolo di Varese in codice giallo. Le sue condizioni non sarebbero gravi.

Professoressa accoltellata: alunno fermato dalla polizia, giallo su movente

Il giovane avrebbe utilizzato un coltello a serramanico per aggredire l’insegnante alla schiena e accoltellarla tre volte. Tre infatti sono le ferite riscontrate dai sanitari sul corpo della donna. I poliziotti e la Procura per i minorenni di Milano indagano per ricostruire il movente dietro al gesto. Un episodio di una gravità inaudita che non è, purtroppo, un caso isolato. Nell’ottobre del 2022 a Rovigo alcuni alunni spararono con la pistola a piombini contro la prof.

“L’episodio di questa mattina a Varese, che fa seguito a quello di Taranto, mostra un preoccupante aumento degli episodi di violenza che toccano le scuole e il loro personale. E’ necessario che si ponga, a questo punto, il problema di garantire la sicurezza nell’accesso alle scuole”. Lo scrive in una nota il coordinatore nazionale della Gilda Insegnanti, Rino Di Meglio, in merito all’insegnante aggredita questa mattina a Varese.

La scuola: 17enne già seguito per diagnosi funzionale

L’istituto in una nota annuncia supporto psicologico a docenti e studenti e chiarisce che il 17enne è un ‘soggetto a diagnosi funzionale’: “La scuola è consapevole della gravità dell’accadimento e si è già attivata per dare ai ragazzi e ai docenti un supporto psicologico al fine di affrontare al meglio la situazione, per quanto possibile. Inoltre è opportuno sottolineare che il ragazzo autore dell’aggressione è sempre stato seguito con competenza e professionalità dalla scuola e accompagnato per il miglioramento delle sue competenze psico-attitudinali. Tutta la direzione e il personale esprimono solidarietà alla collega ferita e non vogliono far mancare il sostegno e il supporto al giovane e alla sua famiglia”.

Valditara: “Stato sarà parte civile”

“Dopo questa ennesima, gravissima, aggressione nei confronti di un insegnante ribadisco l’impegno mio e del governo: i docenti e tutto il personale scolastico non saranno lasciati soli, tuteleremo la loro dignità professionale e la loro incolumità”. A dichiararlo il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara. “Lo Stato, oltre a garantire la tutela legale, dovrà costituirsi parte civile per il danno di immagine arrecato con questa aggressione, perché chi aggredisce un suo docente ha aggredito lo Stato stesso e ne deve rispondere. Nel caso di minori, dovranno essere i genitori a farsene carico, e deve essere approvato presto il Ddl sul voto in condotta”.

Il precedente: a Taranto preside picchiato da genitori

Un episodio che avviene a pochi giorni di distanza da quanto accaduto a Taranto, dove il dirigente scolastico dell’istituto comprensivo Dante-Europa è stato aggredito dai genitori di un alunno.

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