Sono scattate le manette con una accusa di estrema gravità, se confermata in fase processuale. Una professoressa di scuola media della provincia di Benevento è stata arrestata e posta agli arresti domiciliari per violenza sessuale aggravata nei confronti di un suo studente di 12 anni.

I carabinieri della Stazione di Arpaia hanno eseguito nei suoi confronti l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip su richiesta della Procura sannita, coordinata da Aldo Policastro: per la donna è stato disposto anche il divieto assoluto di ogni forma di comunicazione con i minori con qualsiasi mezzo, compreso il telefono cellulare, internet e social network.

Una decisione, si legge nella motivazione, presa in quanto l’indagata “è apparsa non in grado di autoregolare i propri impulsi sessuali e la sola sospensione del rapporto lavorativo, cautelativamente applicata nella sede disciplinare, non è apparsa sufficiente a prevenire il rischio di contatti personali e telematici con minori”.

Le indagini sono scattate alla fine dello scorso mese di marzo dopo la denuncia della preside, seguita da quella dei genitori della giovanissima vittima. La docente, abusando della propria posizione, avrebbe indotto il suo alunno 12enne a compiere e subire atti sessuali approfittando dello stato di soggezione del ragazzino.

Una opera di persuasione che la Procura di Benevento definisce “”sottile e subdola“, con la professoressa che avrebbe instaurato un rapporto di “predilezione” in classe e poi un intenso rapporto attraverso WhatAapp con messaggi, video e audio a contenuto esplicitamente sessuale. Così la donna avrebbe indotto l’alunno a compiere e subire atti sessuali sia in classe che virtualmente, con conversazioni sull’app di messaggistica istantanea che andavano avanti anche fino a tarda notte.

Docente che, come fanno sapere fonti del ministero dell’Istruzione alle agenzie stampa, risulta già sospesa a seguito della segnalazione del dirigente scolastico.

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Napoletano, classe 1987, laureato in Lettere: vive di politica e basket.