Voleva essere il racconto di un episodio singolare, si è trasformato in uno sfogatoio, un atto di accusa collettivo contro il mondo della scuola. È la foto pubblicata dall’Istituto Majorana di Martina Franca, in provincia di Taranto, che martedì ha diffuso sulla sua pagina Facebook l’immagine di una docente, Carmela, che ha firmato l’incarico annuale col vestito da sposa.

“La Prof. di Matematica viene chiamata dalla scuola per un incarico annuale. E anche se quel giorno Carmela teneva già un altro impegno, riesce comunque a fare un salto per la firma del contratto”, sono le parole utilizzate dall’istituto per descrivere la scena, facendo poi gli auguri alla docente di matematica per l’incarico e per il matrimonio.

Un post poi scomparso dalla pagina Facebook dell’istituto, scuola secondaria di secondo grado con indirizzi tecnologico e sanitario, oltre che liceo scientifico. Il perché probabilmente lo si comprende leggendo i commenti social su una seconda pagina Facebook, Inchiostro di Puglia, community web che racconta aneddoti e curiosità dei pugliesi.

Qui la foto era stata infatti rilanciata, ricevendo tra i commenti quello della protagonista della vicenda, Carmela. Che usa parole dure per commentare il tutto: “Rispondo perché ne sto leggendo di ogni. Non è un posto fisso ma un semplice contratto annuale. Sono stata costretta ad andare a scuola a firmare altrimenti avrei perso un anno di lavoro. Purtroppo la gente parla senza sapere”.

E infatti sono decine e decine i commenti critici sulla situazione in cui versa la scuola, sulle difficoltà per i docenti precari: “Trovo assurde queste convocazioni all’ultimo momento senza possibilità di rimandare per giusta (anzi giustissima) causa, come se l’unica vita che il personale docente precario dovesse avere fosse la scuola”, scrive un utente. Tra i commenti spunta quindi un docente, che evidenzia come nella foto “non c’è proprio nulla di romantico o ilare, è solo sopravvivenza lavorativa. Si chiama precariato e riguarda tanti docenti”.

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Napoletano, classe 1987, laureato in Lettere: vive di politica e basket.