Pupo vola a Mosca: il cantante toscano sarà al Festival considerato il Sanremo russo: “Road to Yalta”. E la sua partecipazione rischia di diventare anche un caso diplomatico viste le condanne e le sanzioni da parte dell’Italia e dell’Unione Europea, con il mondo occidentale, verso Mosca per l’invasione dell’Ucraina scattata nel febbraio 2022. Il Festival tra l’altro era nato in Crimea, la regione ucraina occupata dalla Russia nel 2014, che al momento per ovvie ragioni non può ospitare la manifestazione. Quando era stato bandito da Kiev, Pupo non si era piegato e aveva assicurato che sarebbe tornato a cantare in Crimea.

La notizia sta facendo il giro del web e dei media italiani. Il Festival è alla quinta edizione, si terrà il 2 maggio al Palazzo di Stato del Cremlino. Pupo, nome d’arte di Enzo Ghinazzi, è amatissimo in Russia, terra che considera sua “seconda patria”. Contattato dall’Ansa non ha voluto rilasciare dichiarazioni sul suo affaire che non sembra dare adito ad ambiguità.

La guerra sarà al centro di diverse canzoni del Festival in cui si canterà della volontà di restituire “e rafforzare la vera immagine del soldato-liberatore sovietico”. Al teatro del Palazzo saranno disponibili circa seimila posti. Le “canzoni sovietiche sulla guerra verranno eseguite in diverse lingue del mondo in duetto con le star del palcoscenico russo”. Denis Maidanov, vicepresidente del comitato cultura della Duma ha detto che “i concorrenti condividono i nostri valori. Dobbiamo nutrire di ideologia la guerra patriottica“.

Il cantante italiano è “special guest”. Su Instagram si legge che “il leggendario italiano, il cantante che ha conquistato i cuori russi molto tempo fa è stato membro della giuria nel 2021 ed è stato addirittura protagonista sul nostro palco con una canzone“. Pupo appariva in un video, insieme con il collega italiano Thomas Grazioso, al cantante russo Ernest Matskiavichius e alle musiciste della Otta-Orchestra mentre cantava Bella ciao sul palco della manifestazione che due anni fa si svolgeva come da tradizione a Yalta, in Crimea. Gli artisti sono stati definiti “stanchi della perfidia degli Stati Uniti”.

Già a gennaio 2022, quindi prima dell’invasione russa dell’Ucraina, Pupo era stato bandito da Kiev. “Il ministero degli Esteri italiano mi ha recentemente e ufficialmente informato che il governo dell’Ucraina – ha scritto nella sua rubrica “Dolce un po’ salato” su Il Giorno, Il Resto del Carlino e La Nazione – mi ha inserito nella lista nera, quella degli indesiderati, dei ‘criminali’. In pratica, se mi presento alla loro frontiera, rischio di essere arrestato. Tutto questo perché, l’anno scorso ho partecipato al Festival russo della canzone a Jalta, in Crimea – e continuava – Peccato! Io comunque non mi fermerò. Continuerò a portare la mia musica in giro per il mondo. Dalla Russia all’Australia e ovunque mi sarà data la libertà di cantare le mie innocue canzoni. Per questo, il prossimo aprile, tornerò di nuovo in Crimea. Lo farò con convinzione e senza nessun timore”.

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