“Io non credo che possiate immaginare cos’è alzarsi e vedere le esplosioni, il fuoco, i bambini senza vita”, dice l’ex Presidente dell’Ucraina Petro Poroshenko in un’intervista esclusiva a SkyTg24. Ha definito il Presidente russo Vladimir Putin un criminale di guerra e definito come concreto il pericolo nucleare. Alle elezioni del 2019 aveva sfidato Volodymyr Zelensky, attuale Presidente. Due personaggi molto diversi: un oligarca e un attore. Entrambi ora sono dalla stessa parte, quella dell’Ucraina. Ha rilasciato l’intervista in diretta da Kiev con addosso un giubbotto militare antiproiettile. “Kiev sta opponendo resistenza e questa è la risposta più forte all’attacco”.
Putin è “un criminale di guerra e deve essere portato davanti al tribunale internazionale e in prigione. Quello che fanno gli ucraini è vivere democraticamente e si stanno rivolgendo alla famiglia europea”. Secondo le Nazioni Unite sono 352 le vittime civili dall’inizio dell’invasione russa. Dato sottostimato e di parecchio da Kiev come da Poroshenko. “Kiev resiste, ma abbiamo perso 700 civili solo qui in città. Dobbiamo essere uniti, la solidarietà è importantissima”, ha detto l’ex presidente. “Stiamo dimostrando di lottare, ma lo facciamo per la sicurezza globale. Io non posso immaginare che Putin stia bombardando in questo secolo al cuore dell’Europa”.
Putin è tornato a parlare oggi, senza fare un passo indietro, anzi alzando il livello dello scontro con Europa e Occidente paragonando le sanzioni a una dichiarazione di guerra. “Putin odia il mondo occidentale e nel suo mondo non c’è spazio per l’Europa. Io ho passato non so quante ore a negoziare con lui, pensa che i valori europei non abbiano motivo di esistere”, ha continuato Poroshenko. “Quello che ci serve è un aiuto per combattere e i soldati ucraini stanno dando la vita per difendere l’Europa dalle idee pazze di Putin. Non bisogna più aspettare per mandare aiuti, neanche un giorno”.
Poroshenko ringrazia ma chiede altri interventi tempestivi all’Occidente: “Bisogna attivare la no fly zone almeno sopra le centrali e proteggere il mondo dalla pazzia di Putin che attacca anche quelle”. No Fly Zone esclusa dalla Nato. Per i negoziati va bene qualsiasi luogo – il Vaticano, Gerusalemme, Washington – purché si facciano, ha aggiunto l’ex presidente. “Il problema è che Putin non è un diplomatico e capisce solo parole come ‘forza’”, ha continuato. “Noi ringraziamo i partner europei, per la solidarietà e le sanzioni. Ogni singolo giorno, però, bisogna inasprirle. Se Putin continua e non reagisce, bisogna continuare su questa strada. Voi italiani avete già confiscato diversi yatch di miliardari russi e ville sul lago di Como. Complimenti, avete fatto la cosa giusta“.