Il Times ribadisce l’allarme nucleare e le immagini non sono sicuramente rassicuranti. È in una fase delicatissima, esplosiva e tesissima la guerra in Ucraina: in bilico sulla paura nucleare, l’escalation sembra inarrestabile con il solo Papa Francesco a chiedere la fine del conflitto tra i leader mondiali. Su Telegram, sul canale Ryber, hanno preso a circolare le immagini di un treno della divisione nucleare russa diretta al fronte ucraino. Il video è stato diffuso dai filorussi e secondo l’analista basato in Polonia Konrad Muzyka l’unità in viaggio è quella responsabile delle munizioni nucleari, dello stoccaggio e della manutenzione.
Secondo il Times di Londra il Presidente russo Vladimir Putin sarebbe pronto a dimostrare la sua volontà di utilizzare armi di distruzione di massa tramite un test nucleare ai confini con l’Ucraina. La Nato secondo il giornale britannico avrebbe avvertito tutti i Paesi membri. E un rapporto dell’intelligence riporta diverse azioni possibili di Mosca tra cui l’uso del drone sottomarino Poseidon equipaggiato con una testata atomica. Forse nel Mar Nero. Non sarebbe però da escludere un uso dell’arma nucleare tattica in Ucraina, anche se la radioattività potrebbe ricadere anche sulle città russe più prossime al confine, come Belgorod.
Per Andrew Futter, professore dell’Università di Leicester ed esperto di armi atomiche, l’aver mobilitato il treno delle divisione ‘nucleare’ rappresenta al momento un avvertimento lanciato da Putin all’Occidente. L’ennesimo dopo il discorso in occasione del riconoscimento delle quattro Regioni dei referendum nell’est dell’Ucraina, venerdì scorso, e con quello precedente in cui annunciava le consultazioni e la mobilitazione parziale di 300mila riservisti per il fronte in Ucraina. Putin si era detto pronto a negoziare venerdì scorso, il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky aveva chiuso a ogni trattativa.
E oggi ha firmato un decreto sull’attuazione della decisione del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale dell’Ucraina sull’impossibilità di tenere colloqui con Putin. Al muro contro muro ha partecipato anche Dmitri Peskov, portavoce del Cremlino, che citato dalla Tass ha dichiarato oggi che “raggiungere la pace in Ucraina è impossibile senza soddisfare le richieste della Russia”. Al 223esimo giorno di guerra gli ucraini continuano ad avanzare nel sud e nell’est del Paese. Hanno ripreso alcuni territori nelle aree di Kherson e Donetsk, due delle quattro regioni interessate dai referendum per l’annessione a Mosca considerati illegittimi dalla comunità internazionale.
A sud, nella regione di Kherson, l’esercito ucraino ha sfondato le linee russe e preso nuovi territori presso Zolota Balka e Aleksandrovka. Avanzamenti anche presso Lyman e nella regione di Luhansk. Le conquiste sono state ammesse anche dall’esercito russo ma in questa fase è piuttosto complicato definire con precisione la linea del fronte nelle diverse aree in cui si sta combattendo.