Le pressioni russe hanno avuto un effetto quasi immediato nella Repubblica Centrafricana che ha già iniziato a smobilitare i miliziani del Wagner Group presenti nel paese. Circa 500 mercenari facenti capo ad Evgeny Prigozhin hanno lasciato il piccolo stato africano a bordo di aerei Ilyushin messi a disposizione da Mosca.

Il Cremlino aveva intimato al presidente centrafricano Touadera di liberarsi al più presto dei wagneriti presenti a Bangui, ma sembrava un processo lento e complicato. Nonostante le rassicurazioni del ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov che il Wagner Group avrebbe continuato ad operare in Africa, la loro posizione era troppo pericolosa per gli enormi interessi di Mosca nel continente.

Secondo un sito locale una parte dei Wagner presenti sul terreno avrebbe accettato di passare sotto il comando dell’esercito russo, mentre circa 500 uomini hanno confermato la loro lealtà a Prigozhin. Al momento i mercenari hanno abbandonato le basi centrafricane che controllavano dal 2018 e le operazioni di sgombero non hanno registrato incidenti, al contrario di quanto si sarebbe potuto pensare.

Non si hanno notizie dei leader locali Dimitri Sityi e Vitaly Perfiliev, ma difficilmente potranno restare al loro posto visti gli stretti legami con Prigozhin. La Russia ha già nominato un nuovo capo delle operazioni nella Repubblica Centrafricana, mentre gli aerei sono in volo verso la Libia e poi in Bielorussia, destinazione finale dei circa 500 irriducibili uomini dell’ormai ex cuoco di Putin.

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Matteo Giusti, giornalista professionista, africanista e scrittore, collabora con Limes, Domino, Panorama, Il Manifesto, Il Corriere del Ticino e la Rai. Ha maturato una grande conoscenza del continente africano che ha visitato ed analizzato molte volte, anche grazie a contatti con la popolazione locale. Ha pubblicato nel 2021 il libro L’Omicidio Attanasio, morte di una ambasciatore e nel 2022 La Loro Africa, le nuove potenze contro la vecchia Europa entrambi editi da Castelvecchi